Fondazione Mps, la vendita di azioni privilegiate ha evitato speculazioni

La vendita di 450 milioni di azioni privilegiate da parte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, “da noi comunicata senza indugio alla Banca per determinare l’automatica conversione alla pari delle azioni privilegiate in azioni ordinarie”, ha permesso di “venir meno la possibilità di azioni speculative che, immediatamente prima e durante il periodo di negoziazione dei diritti d’opzione, avrebbero potuto penalizzare in maniera determinante l’andamento del prezzo del titolo”. Parola del presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, che, intervenendo all’assemblea straordinaria di Mps convocata per il via libera all’aumento di capitale da 2 miliardi, ha spiegato come la decisione, “toglie con largo anticipo ogni dubbio circa le iniziative che la Fondazione avrebbe potuto porre in essere per aderire all’aumento di capitale”. Mancini ha anche annunciato il voto favorevole all’aumento, sottolineando che “nel prossimo futuro seguiremo anche l’ulteriore aumento legato al rimborso dei titoli Fresh 2003”, riferendosi ai 471 milioni, “o aderendo all’Offerta pubblica d’acquisto e scambio o covertendo in azioni i bond in nostro possesso, così da rafforzare ulteriormente, a discapito del nostro tornaconto economico immediato, la posizione patrimoniale del Gruppo”. Quanto invece a eventuali nuove acquisizioni di società o sportelli in Italia o all’estero da parte della banca senese da qui al 2015, il presidente di Mps, Giuseppe Mussari ha dichiarato di “poterlo escludere nella maniera piÙ assoluta”.

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