Consulenti – A colloquio con Be Cube sim

“Fare il cliente della banca è un mestiere complesso e la gestione del denaro richiede tempo e professionalità. Noi aiutamo il cliente a dialogare alla pari con l’istituto, correggendo quell’asimmetria informativa che spesso si viene a creare tra clienti e realtà. La nostra missione è quinti aiutare il cliente a fare bene il cliente, ovvero renderlo più consapevole e competente nella gestione del proprio rapporto con le Banche e con gli altri intermediari finanziari. Così si presenta Be Cube sim, società parmense di consulenza finanziaria indipendente, fondata nel 2001 e che ha in Duilio Borettini il suo presidente. L’abbiano intervistato per farci raccontare al meglio questa realtà emergente dell’advisory.

Come è nata l’idea Be Cube?

L’idea di operare nel campo della consulenza finanziaria nasce da alcune riflessioni relative al trend del mercato finanziario in Italia e all’estero. Il sistema attuale remunera chi si occupa di distribuzione dei prodotti finanziari in maniera più che proporzionale rispetto all’effettivo valore aggiunto apportato al sistema ed al cliente in primis. Si ipotizza quindi una redistribuzione degli economics che vada a premiare chi gestisce il rapporto con il cliente ed è in grado di creare valore per lo stesso. Il buon consulente è tale sia che operi come dipendente bancario che come promotore o consulente. La scelta che abbiamo fatto di renderci indipendenti rispetto ad altri operatori istituzionali ha il fine di aumentare i gradi di libertà nel consigliare, senza vincoli o conflitti, la nostra clientela.

Considerando la vastità del mercato della distribuzione italiana, cosa caratterizza specificatamente il vostro modello di consulenza?

La nostra idea di consulenza si basa sulla sovrapposizione degli interessi del consulente a quelli del cliente, per lo più a livello economico. La consulenza ha motivo di esistere se è in grado di creare valore per il cliente. Noi portiamo avanti un percorso di affiancamento al cliente e di incremento della sua capacità di scelta. Non vogliamo imporgli dei modelli dall’alto ma puntiamo a creare cultura finanziaria e ad affiancare il cliente in un rapporto continuativo e costruttivo. Dotare il cliente di consapevolezza è necessario per permettergli di comprendere ed essere partecipe delle scelte effettuate colmando quel gap informativo che esiste tra il sistema finanziario e i risparmiatori. La consapevolezza del cliente è il maggior vettore di tranquillità e serenità ed è questo uno degli obiettivi che perseguiamo.

Come è andato il 2010 e l’inizio del 2011?

Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti durante quest’ anno e mezzo. La nostra clientela ci chiede in primis una costante informazione ed un controllo dei rischi. La visione è molto pragmatica e incentrata sulla tutela di ciò che si è risparmiato nel corso del tempo. Nell’ottica della formazione finanziaria si sono attivati seminari e corsi collaborando con realtà istituzionali, associative e professionali per fornire le basi per una migliore conoscenza dei mercati, degli strumenti e dei comportamenti.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

L’obiettivo è consolidare quanto si è seminato. Il modello di sviluppo incentrato sulla divulgazione si dimostra vincente. Con riferimento a un orizzonte territoriale più ampio rispetto a quello su cui storicamente operiamo esiste la possibilità di affiancare alla consulenza che già svolgiamo modelli ripetibili che possano essere utilizzati da chi vorrà interpretare la consulenza in maniera strutturata.

Molti consulenti e risparmiatori leggeranno questo articolo. Cosa si sente di dire a quanti fossero interessati alla vostra realtà? Che tipo di sviluppo professionale offrite?
Il mercato tenderà nel prossimo futuro a premiare la consulenza (ovunque la stessa sia svolta). La volontà di creare maggiore trasparenza dovrà essere accompagnata dalla possibilità per il cliente e gli operatori di far emergere i veri valori alle spalle dei prodotti e dei servizi finanziari. Una maggiore trasparenza e la possibilità di poter scegliere faranno sì che tra i prodotti vengano premiati quelli che offriranno il miglior rapporto tra rischi, rendimenti e costi e che si dimostreranno costanti nelle loro prestazioni. Le società prodotto che si distingueranno per queste caratteristiche, contribuendo così a creare valore, saranno maggiormente remunerate in virtù del lavoro svolto e per lo stesso principio dovranno essere premiati quei consulenti che si distingueranno per competenza e indipendenza poiché creatori di un valore unico consistente non solo nel rendimento del portafoglio dei loro clienti ma soprattutto nella loro tranquillità e serenità.

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