Giro d’Italia dei promotori – Piemonte

Degli oltre 32.200 promotori finanziari che risultano ad oggi iscritti alla Sezione II dell’Albo Promotori Finanziari (che comprende i professionisti operanti in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna), quelli attivi in Piemonte sono circa 5 mila. Banca Fideuram (407 promotori) e Sanpaolo Invest (311) giocano “in casa”, essendo le reti del gruppo Intesa Sanpaolo, così come gli uomini di Popolare di Novara (gruppo Banco Popolare, che ha in regione anche 20 uomini di Aletti & C.), in tutto 385 codici, e di Banca Patrimoni Sella (285 uomini), Banca Reale (controllata dal gruppo Reale Mutua, 89 banker) ed Ersel (8 promotori). Tra le altre reti fortemente radicate in regione si notano Fineco Bank (484 codici attivi cui si sommano 209 codici “targati” UniCredit),Banca Mediolanum (379 uomini), Azimut (243 promotori), Finanza & Futuro (208 banker), Simgenia (186 promotori, gruppo Generali Assicurazioni), Allianz Bank (176 uomini), Banca Generali (131 professionisti), mentre presenze più ridotte sono quelle di Ubi Banca (101 consulenti), Banca Sai (61 uomini), Mps (55 codici), Credem (44 operatori, oltre ai 19 di B a n c a Euromobiliare), Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (32 professionisti), Banca Network (28 banker), Solidarietà e Finanza (anche per loro 28 codici attivi), Ipibi (25 uomini in regione), Credit Suisse (23 promotori), Banca Leonardo (20 banker), Unipol (18 promotori), Alto Adige Banca (15 professionisti), Ubs (12 codici), Banca Cesare Ponti (7 uomini, cui si sommano altri 5 codici della capogruppo Banca Carige), Unica Sim (7 operatori), Nuovi Investimenti (anche per loro 7 uomini), Banca Prossima (pure a quota 7), Copernico Sim (5 promotori), BNL (gruppo Bnp Paribas, 5 professionisti ) , Albertini& Syz (4 codici), Zurich (anche per loro 4 professionisti) e Banca Popolare di Puglia e Basilicata (anche in questo caso solo 4 uomini).

Scorrendo l’Albo PF non si può fare a meno di notare come per colori “piemontesi” siano schierati poco più del 30% dei promotori operanti in regione, a testimonianza dell’importante ruolo che la regione e in particolare il suo capoluogo, Torino, ha da sempre recitato specialmente per quanto riguarda sia il settore del credito (rivolto tanto alle famiglie quanto alle numerose aziende insediate in regione) sia i servizi di private banking pensati per una clientela di standing elevato. Ma contemporaneamente circa un 18% dei promotori piemontesi non risultano legati ad alcun intermediario, segno forse che la crisi finanziaria stenta a passare e costringe alcuni a cercare nuove attività pur mantenendo attiva l’iscrizione all’albo.

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