Cara Sim, ma quanto mi costi

Il 2010 è stato un anno all’insegna della crescita del fatturato per le sim di consulenza in Italia, ma i costi operativi sono cresciuti in misura ancora maggiore rispetto ai ricavi e l’utile netto ha mostrato una regressione. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca pubblicata da Ascosim, l’Associazione delle sim di consulenza costituita il 28 gennaio del 2010 da alcune società di intermediazione mobiliare che hanno ottenuto dalla Consob l’autorizzazione a svolgere il servizio di consulenza in materia di investimenti.

Pur tutelando la propria autonomia come singolo operatore, le sim ritengono infatti utile la collaborazione su problematiche specifiche e l’attuazione di soluzioni condivise per rafforzare e rendere misurabili nel servizio di consulenza quei requisiti di competenza, lealtà e trasparenza che ne sono inviolabili prerogative. Le sim operano senza detenere, neanche temporaneamente, le disponibilità liquide e degli strumenti finanziari della clientela e senza assunzione di rischi da parte delle società, e la loro attività di consulenza si rivolge sia a clienti retail sia a soggetti istituzionali. Tornando all’indagine di Ascosim, basata sull’analisi dei bilanci di 15 società attive dal 2008, è emerso che nel 2010 il fatturato aggregato è ammontato a circa 19 milioni di euro, in crescita dell’8,4% sul 2009.

Mentre i costi operativi, nel 2009 appena oltre gli 11 milioni, hanno superato l’anno scorso i 13 milioni, facendo salire il rapporto tra costi e ricavi dal 65% al 72%. In flessione invece utile netto e risultato operativo che, pur mantenendosi su livelli sostenuti, hanno registrato un rallentamento nel corso del 2010, causato anche dalla minore incidenza delle commissioni di performance. Nel dettaglio, il risultato operativo si è attestato intorno ai 2,5 milioni (superava i 3 milioni l’anno prima), mentre l’utile netto aggregato è sceso dai quasi 5 milioni del 2009 a poco meno di 4,5 milioni di euro. Di conseguenza anche la redditività operativa, misurata come rapporto tra ebit e fatturato, è leggermente scesa, rimanendo però al di sopra del 20% (sfiorava il 30% nel 2009). Numeri comunque ben superiori a quelli registrati durante la crisi: nel 2008 il risultato netto non toccava nemmeno il milione di euro e l’ebit lo superava appena, mentre la redditività operativa si aggirava intorno al 10%.

Quanto all’andamento delle 15 sim analizzate, nel 2010 si è riscontrato un aumento di quelle che hanno chiuso il bilancio in utile: 8 su 15 rispetto alle 6 su 15 di un anno prima e dalle 5 su 15 del 2008, mentre le società in perdita sono state solo 2 (erano state 6 nel 2009 e 5 nel 2008). E’ rimasto infine sostanzialmente sugli stessi livelli del 2009 il margine commissionale, calcolato come rapporto tra ricavi e masse sotto consulenza, che si è attestato l’anno scorso allo 0,51%. L’attività di Ascosim è coordinata dal Comitato Direttivo, presieduto da Zeno D’Acquarone. Duilio Borettini e Marco Toledo sono vicepresidenti, mentre il ruolo di e segretario generale è ricoperto da Massimo Scolari.

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