La banca svizzera Ubs taglierà 3.500 posti di lavoro nell’ambito del programma di riduzione dei costi pari a 2 miliardi di franchi svizzeri annunciato alla fine di luglio. I tagli, secondo quanto riferisce un comunicato, avverranno attraverso licenziamenti e uscite naturali. Circa il 45 per cento della riduzione del personale avverrà nell’investment bank, il 35 per cento nella divisione di gestione dei patrimoni e nel reparto bancario svizzero, il 10 per cento nell’asset management globale e il 10 per cento nell’unità di gestione dei patrimoni nel continente americano. Nel secondo trimestre Ubs aveva registrato un calo dell’utile netto e aveva rivisto al ribasso gli obiettivi di crescita. Con la decisione di Ubs, secondo i calcoli dell’agenzia Bloomberg, salgono a quasi 60mila i tagli dei posti di lavoro nelle prime cinquanta banche del mondo fino alla prima settimana di agosto: il mese scorso un’altra banca svizzera, il Credit Suisse, aveva annunciato 2mila tagli a livello mondiale.