Banche, tagliati 60mila posti

Estate nera per i dipendenti delle grandi banche mondiali. I primi cinquanta gruppi del credito hanno annunciato per l’estate 60mila tagli, il più pesante dalla crisi del 2008. Lo riferisce Les Echos citando dati assemblati da Bloomberg. In testa Bank of America che di fronte al crollo del 47% della sua capitalizzazione di borsa potrebbe arrivare a sopprimere 10mila persone dopo l’annuncio di 3.500 tagli. Dopo aver ridotto i suoi effettivi fra i 30mila e i 35mila in tre anni in seguito all’acquisizione di Merill Lynch, BofA prevede di ridurre di altri 10mila posti i suoi dipendenti nel quadro di una ristrutturazione battezzata “Project New Bac”.
Il progetto, ha annunciato l’amministratore delegato Brian Moynihan, deve frenare l’emorragia della suo braccio immobiliare. La prima tranche di 3.500 tagli riguarderà le attività di banca d’investimento e di mediazione, ma le attività di sportello, che occupano 70mila addetti, e le operazioni immobiliari non saranno risparmiate. Nei prossimi anni il gruppo prevede di chiudere 750 agenzie sulle 5.700 della sua rete nazionale. Alla fine della ristrutturazione BofA dovrebbe comunque restare il gruppo bancario con più dipendenti negli Stati Uniti, con 287mila impiegati alla fine del 2010, davanti a Citigroup (260mila impiegati) e JpMorgan Chase (250mila).

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