Mediobanca, Della Valle: potrei comprare

Il membro del patto di sindacato di Mediobanca tramite Dorino Holding, mantiene il riserbo sull’entità della sua partecipazione in Mediobanca. Interrogato, a margine di una conferenza stampa su temi calcistici tenuta nella sede del gruppo a Milano, in merito alle ripetute indiscrezioni di stampa di questi giorni che lo indicano come un compratore di titoli della banca d’affari, Della Valle ha preferito non commentare, senza proferire parola sull’argomento.
“Volete fare come i contadini facevano con il maiale…oggi parliamo di calcio”, ha detto. Della Valle, azionista di piazzetta Cuccia allo 0,48%, ha la possibilità, in base agli accordi, di salire fino al 2% del capitale e ha già manifestato pubblicamente il desiderio di incrementare la sua quota in Mediobanca, come pure in Rcs Mediagroup.
Rivolto al finanziere bretone Vincent Bollorè, altro compratore di titoli Mediobanca in questa estate dominata dall’Orso, Della Valle nel marzo scorso ha affermato che “se per qualunque motivo decidesse di voler dismettere la sua quota in Mediobanca troverebbe oggi molti italiani disposti a rilevarla immediatamente, me compreso”.
Non essendo un amministratore di Mediobanca, a differenza di Bollorè, Della Valle non ha l’obbligo di comunicare le operazioni che compie sul titolo, finchè la quota in portafoglio non supera il 2% del capitale (soglia che fa scattare l’obbligo di comunicazione alla Consob, che vale per qualsiasi soggetto). Come altre banche italiane, durante il mese di agosto Mediobanca ha perso terreno, scendendo a livelli che non vedeva da circa tre anni. Alle 14.05 in Borsa vale 6,18 euro, in calo dello 0,88%.

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