Credem batte le attese nel semestre, coperte scadenze bond 2011

Risultati semestrali in crescita e sopra le aspettative degli analisti per il Credito Emiliano, che ha chiuso il primo semestre 2011 con un utile netto consolidato a 53,8 milioni di euro (+0,7%), un utile ante imposte di 120,7 milioni (+27,9%), un core Tier 1 all’8,76% e un total capital ratio all’11,57%.

Gli impieghi verso la clientela sono saliti del 9,6% a 19.543 milioni, il costo del credito annualizzato si è attestato a 0,20%, le sofferenze nette su impieghi all’1,2% e le rettifiche nette su crediti sono scese del -34%. La raccolta da clientela a fine giugno è risultata invece pari a 56.283 milioni, rispetto ai 57.506 dello stesso periodo 2010 (-2,1%).

Ma per il secondo semestre la banca prevede una battuta d’arresto dell’attività di funding dopo le emissioni effettuate nella prima parte dell’anno che hanno coperto le scadenze per tutto il 2011. “Nel corso del primo semestre abbiamo accelerato im modo significativo l’attività di emissione di obbligazioni retail con l’obiettivo di stabilizzare ulteriormente la raccolta e di mettere in sicurezza il nostro piano di funding”, ha spiegato Bizzocchi, direttore generale Credem.

Nei primi sei mesi l’istituto emiliano ha emesso nuove obbligazioni per oltre 1,3 miliardi, pari a circa due volte le scadenze di bond istituzionali e retail per tutto il 2011. Per il 2012 la banca ha scadenze per 1,65 miliardi circa. “Nel secondo semestre prevediamo qualche emissione ma certamente non ci sarà l’attività del primo semestre a meno che non si apriranno delle finestre con condizioni così convenienti da farci anticipare i piani”, ha detto il manager. “Abbiamo un covered bond pronto ma se guardo alla nostra situazione di liquidità e ai prezzi che ci sono sul mercato in questo momento, anticipare delle emissioni non mi sembra saggio”, ha quindi spiegato.

I conti sono stati positivi secondo gli analisti di Intermonte, che hanno alzato le stime del 16% sul 2011 e del 7% sul 2012 per tener conto di una maggiore contribuzione soprattutto delle commissioni e del margine d’interesse. “Rafforziamo la nostra visione positiva sul titolo”, hanno spiegato gli esperti, che per fine anno si attendono una cedola di 15 centesimi.

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