Bpm, analisti scettici su un possibile ingresso di Arpe

Gli analisti di Intermonte sono piuttosto scettici circa l’ipotesi, rilanciata ancora una volta dalla stampa, di un ingresso del banchiere Matteo Arpe, ex a.d. di Capitalia, nel capitale di Bpm attraverso il suo fondo di private equity Sator, che ha già salvato Banca Profilo portandola ad avere il più alto core tier 1 (26%) del settore. Secondo le ultime indiscrezioni, Arpe sarebbe disposto a garantire fino a 200 milioni su 1,2 miliardi di aumento di capitale, a fronte di una governance chiara e di un mandato per la gestione.

Ma, obiettano gli esperti della sim milanese, esistono alcuni elementi che osterebbero all’ingresso di Sator in Bpm: in primo luogo “i limiti imposti da Banca d’Italia all’ingresso di fondi di private equity nel capitale di banche”, ma anche “l’ostruzionismo dell’attuale presidente, Massimo Ponzellini, che potrebbe in tale scenario essere costretto alle dimissioni per far spazio a Arpe”, per non parlare dei “tempi stretti dell’aumento di capitale della banca, che dovrebbe partire il prossimo 19 settembre, per un ammontare fino 1,2 miliardi di euro”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!