Bossi, Banca Ifis: essere quotati oggi è un grattacapo

La speculazione fa parte dei mercati e al momento un investitore attento ha davanti a sé dei veri affari. Siamo in un momento di Saldi”. Comincia così, sulla terrazza con vista lago dell’hotel Villa d’Este, l’intervista in esclusiva realizzata con Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis.

Quanto c’è stato di speculativo nei recenti sali-scendi che hanno interessato i mercati e soprattutto quanto c’è di buono in tutto questo?

È normale affermare che quando i mercati son bassi, tutti cercano di comprare il più possibile. Bisognerebbe fare un ragionamento di tipo diverso. Non è vero che i mercati siano sempre in grado di rispecchiare l’andamento delle economie reali. I mercati possono essere altamente distruttivi. Lo afferma uno che ha fatto la storia dei mercati degli ultimi 30 anni, George Soros.  D’altra parte è difficile biasimare la speculazione all’interno di un sistema che ha fatto di tutto per mettersi in situazioni difficili accumulando debito importante. Non parlo solo dell’Italia ma anche dell’Europa e del mondo. Parlo soprattutto di debito insolvente che ci ha messo nella posizione di essere facilmente aggredibili da investitori esterni.

Credo che l’economia stia meglio di quanto non dicano gli indicatori italiani. Certamente servirebbe più certezza, più trasparenza e più conforto da parte delle istituzioni. Non credo che i mercati abbiano la colpa di questo male. La colpa è di un’eccessiva finanziarizzazione.

Qual è il futuro dunque del mercato italiano ed europeo?

Siamo in saldo. Come in tutte le stagioni di saldi, bisogna fare attenzione a quello che si compra. Starei però molto attento a guardare la patrimonializzazione, la sostenibili dei debiti. Per quanto riguarda i securities bond, non vedo grandi incrementi nei tassi di interesse a breve termine. Ci sono dunque buone opportunità di alti rendimenti a mio parere buone possibilità di ottenere buoni rendimenti anche su prodotti di non brevissimo termine.

La sua è una voce fuori dal coro. È quindi un buon momento per investire?
La mia sensazione è che bisogna fare molta attenzione a quello che si fa. Quando le imprese inizieranno a consegnare messaggi positivi allora forse si potranno vedere messaggi di serenità.

Lei è quindi contento di far parte di una banca quotata (la quotazione è avvenuta nel 2004)?
La quotazione rappresenta un valore. Ci sono realtà non quotate che ora tirano un sospiro di sollievo per il fatto di non essere quotati. Ammetto che oggi essere quotati è un grattacapo.

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