Si chiama Kweku Adoboli l’uomo che, con un click, ha fatto perdere 2 miliardi di dollari a Ubs. Trentun anni, ghanese, Adoboli abita in un loft di 300 metri quadri a Shoreditch, immediatamente a nord della City of London .
Lavorava come European Equity Trader Director nella banca di investimenti di Ubs, una divisione da 18 mila trader che adesso rischia di nuovo la chiusura, dopo essere già stata messa sotto esame dall’a.d. Oswald Gruebel a seguito delle pesanti perdite seguite alla crisi del 2008 e lo scandalo dei suoi banchieri che aiutavano ricchi clienti negli Usa a frodare il fisco.
Arrestato ieri a seguito della denuncia della banca svizzera circa l’ammanco milionario che rischia di mandare in rosso i conti del terzo trimestre, Adoboli resta per ora nelle mani della polizia. Un arresto “doloroso”, ha commentato in un memorandum ai dipendenti Gruebel.
Con la frode scoperta ieri, Adoboli è finito di diritto nella hit parade dei trader “canaglia”: il suo caso è il più grave in Europa da quando, nel 2010, Jerome Kerviel per poco non mise in ginocchio Societè Generale. Kerviel è stato condannato lo scorso ottobre a tre anni di carcere e a restituire i 4,9 miliardi di euro sottratti.
Tornando a Ubs, non è ancora chiaro la natura delle transazioni che hanno causato la perdita, ma le sue dimensioni hanno suggerito ad alcuni analisti che sia legata a scambi di derivativi nel mercato dei cambi, che ha un valore di circa 4.000 miliardi al giorno.
Una teoria è che la decisione recente del governo svizzero di fermare l’ascesa del franco nei confronti dell’euro abbia preso il trader di sorpresa. Kweku potrebbe aver scommesso, perdendo, che il franco sarebbe rimasto forte.