Ancora licenziamenti per Hsbc. Via 3.000 posti ad Hong Kong

I mercati asiatici negli ultimi anni sono sempre stati considerati come il motore della crescita globale. Ma, a quanto riporta il Wall Street Journal, non sono immuni dalla crisi che interessa il mondo della finanza. Ammontano addirittura a 3 mila, infatti, i posti di lavoro che HSBC ha annunciato di voler tagliare nei prossimi tre anni nelle proprie divisioni di Hong Kong. Vale a dire in una regione in cui presenta una forte e radicata presenza fin dall’epoca della sua fondazione, nel 1865. E che è stata ritenuta talmente strategica da essere stata scelta, circa due anni fa, come sede operativa del Ceo.

Tale decisione si inserisce in una politica generale di riduzione dei costi che porterà, entro il 2013, a un taglio pari addirittura a 25 mila posti di lavoro. Ne sono già stati eliminati circa 5 mila in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, America Latina e Medio Oriente. I dettagli della riorganizzazione delle divisioni di Hong Kong non sono ancora stati diffusi. Non è chiaro, quindi, se ne risulterà una minore presenza in Asia. Finora le dichiarazioni dei portavoce dell’istituto andavano in tutt’altra direzione: recentemente la banca ha annunciato di voler assumere, nei prossimi cinque anni, circa 2 mila persone in Cina e a Singapore e fra i 3 mila e i 5 mila dipendenti all’anno nel continente asiatico.

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