Nuove idee, certo. E nuovi progetti. Ma quello da Conti Nibali a Bufi è stato un passaggio sulla scia della continuità, fanno sapere in Anasf. La parola d’ordine, comunque, è formazione. A raccontare le linee guida fututre è il direttore generale Ansaf, Germana Martano.
Direttore Martano, dopo l’importante esperienza avuta con Elio Conti Nibali, oggi si trova fianco a fianco con Maurizio Bufi. Come è cambiata, se è cambiata, l’associazione dopo il Congresso di Parma?
Il passaggio di testimone è stato realizzato sulla scia della continuità, con ambizioni di crescita e sviluppo ovviamente sempre maggiori. Non abbiamo mai dormito sugli allori ma cercato sempre di porci nuovi obiettivi. Questo è il modo di essere di Anasf. L’Associazione negli anni è cresciuta, raggiungendo traguardi importanti e dal Congresso ne è uscita rinnovata, nelle persone che la guidano, che dunque portano nuove idee e nuovi approcci, ma non negli scopi e nella mission. Rimane forte l’attenzione alla tutela della categoria che si sviluppa in molteplici forme d’azione, dal dialogo con le istituzioni e con il regolatore, all’erogazione di servizi agli associati che possano rendere i promotori finanziari ancora più competitivi. Questo è quanto accomuna la presidenza di Elio Conti Nibali a quella di Maurizio Bufi. In fase congressuale sono stati definiti gli indirizzi dell’Associazione, accogliendo spunti importanti su aree di azione che oggi necessitano di maggiore impegno.
Ormai è da diversi anni che lavora nell’associazione. Le esigenze degli associati come si sono evolute nel corso dei tempi?
L’evoluzione delle esigenze dei nostri iscritti si sta muovendo di pari passo con quella dei bisogni dei risparmiatori e del mercato. Oggi è necessario offrire ai soci un supporto utile ed efficace a gestire la relazione con il cliente in tutti i suoi aspetti, ma ci viene anche richiesto che la figura professionale del promotore finanziario sia sempre più tutelata e valorizzata, presso le istituzioni, il mondo politico, i risparmiatori nonché la stampa. Le iniziative per raggiungere questi obiettivi sono tante: dal servizio di consulenza fiscale, legale e previdenziale riservato agli iscritti all’Associazione all’invio di newsletter e circolari ad hoc; dagli interventi a convegni ed eventi delle istituzioni del settore alla realizzazione di momenti di aggregazione e presentazione della professione come gli Anasf Day o i Career day; dai seminari di aggiornamento professionale al progetto di educazione finanziaria per gli studenti delle scuole secondarie superiori che vede entrare in aula come formatori i nostri soci.
Il fiore all’occhiello di Anasf risiede sicuramente nell’impegno a favore della formazione. Quali sono le novità che avete in programma sul tema?
La formazione è sempre stata un nodo cruciale dei servizi offerti ai nostri iscritti. Crediamo che l’aggiornamento professionale sia indispensabile tanto per i veterani della professione sia per i neofiti, in un’ottica di qualità del servizio ai risparmiatori. I numeri che registriamo in occasione dei seminari testimoniano dell’importanza della formazione per i nostri soci e per soddisfare le esigenze degli iscritti rinnoviamo ogni semestre l’offerta. Per la seconda parte dell’anno abbiamo in calendario un ventina di appuntamenti, in tutta Italia, per offire indicazioni sui vari aspetti della professione. Abbiamo rinnovato la collaborazione con docenti, Università e società di prestigio italiani e ampliato l’offerta didattica con l’introduzione di nuovi temi e relatori. L’obiettivo è fornire come sempre contenuti di qualità, in maniera indipendente.