UniCredit non cederà attività strategiche, prende tempo su aumento capitale

Unicredit può rafforzare il capitale organicamente, mentre un eventuale aumento di capitale dipenderà anche dalle condizioni esterne del mercato. Parola di Federico Ghizzoni, a.d. dell’istituto di piazza Cordusio, che in un’intervista rilasciata ad Affari e Finanza ha spiegato: “ci siamo dati l’obiettivo di rafforzarci ulteriormente e siamo convinti che possiamo farlo organicamente, ovvero accantonando una parte degli utili, cedendo partecipazioni minori e tarando ulteriormente i rischi”.

Unicredit, ha ricordato Ghizzoni, ha un capitale di vigilanza dell’8,5% quando per le banche sistemiche delle stesse dimensioni “tenderà ad essere tra l’8% e il 9% dell’attivo”. Quanto a un eventuale aumento di capitale, “tutto è in funzione del piano strategico. In linea di massima lavoriamo sulla generazione organica, comunque dipenderà anche dalle condizioni esterne del mercato”.

Nel piano, ha spiegato il manager, “ci proponiamo di chiarire bene qual è il core business di questa banca per proporci al mercato come una banca solida, con un modello chiaro e intelligibile”. Quanto alle ipotesi di integrazione con Pop Milano o Mps , Ghizzoni parla di “voci che periodicamente tornano a circolare” ma esprime dubbi sul senso di comprare grandi network, ribadendo di non voler cedere la controllata turca Yapi Kredi . “Se ci saranno cose minori per le quali ci saranno offerte interessanti valuteremo, ma il nostro programma è di rafforzare la nostra posizione di leadership nel Centro Est Europa”.

L’a.d. giudica infine improbabili operazioni tra banche in cui Unicredit possa essere preda, mentre considera possibile, e utile per il gruppo, che “a questi prezzi possano muoversi grandi fondi internazionali, sovrani e non, interessati ad acquisire quote significative”. “Noi abbiamo interesse ad allargare l’azionariato stabile, visto che uno dei fattori di volatilità del titolo Unicredit è la dimensione del flottante”, ha dichiarato.

Sostanzialmente, hanno riassunto gli analisti di Intermonte, il numero uno di UniCredit ha confermato che nessuna attività strategica verrà ceduta, mentre ha preso ancora tempo sulle possibilità di realizzare un aumento di capitale. “Continuiamo a ritenere che nonostante il pessimo momento di mercato l’aumento di capitale possa essere annunciato parallelamente al nuovo business plan”, hanno commentato gli esperti, sottolineando che “il nostro target include pienamente un aumento di capitale da 5 miliardi”. Giudizio neutrale e prezzo obiettivo di 0,9 euro confermati sul titolo.

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