Aifi, al private equity italiano piacciono le aziende più piccole

Ha mostrato segnali di ripresa nel primo semestre del 2011 il mercato italiano del private equity e del venture capital, soprattutto per quanto riguarda l’attività di investimento. E’ quanto emerge dalla tradizionale ricerca semestrale sul mercato italiano dell’investimento istituzionale nel capitale di rischio condotta da AIFI, l’Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital in collaborazione con PwC–Transaction Services. Entrando nello specifico, tra gennaio e giugno 2011, sono state registrate 159 nuove operazioni, per un controvalore complessivo pari a 1.524 milioni di euro: un incremento del 176% rispetto allo stesso periodo del 2010.

La crescita in termini di numero di operazioni, invece, è stata pari al 23%. Segnali positivi provengono soprattutto dal segmento relativo ad investimenti di minoranza finalizzati a sostenere i programmi di sviluppo di imprese esistenti, che nella prima metà del 2011 è stato caratterizzato da una crescita del 48% in termini di numero di operazioni, passato da 50 a 74, e del 93% in termini di ammontare salito a 280 milioni di euro contro i 145 del primo semestre 2010. Anche le operazioni di buy out, che avevano risentito in modo particolare della crisi, sono tornate a crescere, con un ammontare investito passato a quota 1.160 milioni da i 329 milioni della prima parte del 2010 (+252%).

A livello generale Aifi evidenzia inoltre incremento del taglio medio dell’ammontare investito per singola operazione, passato da 4 milioni di euro nel primo semestre del 2010 a 10 milioni di euro nella prima metà di quest’anno. Mentre per quanto concerne le dimensioni delle imprese oggetto d’investimento – quasi tutte situate in Italia – prevalgono ancora una volta le aziende con meno di 250 dipendenti, che rappresentano l’82% del totale.

Tra i settori la preferenza nel semestre è andata infine al comparto dell’energia & utilities (12% del numero complessivo), seguito da media & entertainment (10%) e servizi non finanziari (9%). “Il primo semestre del 2011”, ha commentato il presidente di Aifi, Giampio Bracchi, “ha mostrato senza dubbio importanti segnali di ripresa per il mercato italiano del private equity e venture capital. Tale risultato è da attribuire soprattutto al comparto del mid market, fondamentale per le imprese italiane, spesso non in grado di competere a livello internazionale e con problemi di accesso al credito e di sottocapitalizzazione. Da segnalare, inoltre, il ritorno di alcuni deal di dimensioni significative, mentre continua l’attenzione nei confronti di giovani imprese tecnologiche”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!