Morgan Stanley, preoccupante la dipendenza delle banche italiane da Bce

Le banche italiane hanno aumentato il loro utilizzo dei finanziamenti della Bce di 20 miliardi di euro in settembre, portandolo a 104 miliardi di euro, il 2,7% degli asset totali delle banche. Lo ha evidenziato Morgan Stanley in un report diffuso oggi, precisando che “anche se si tratta di una cifra relativamente piccola nel panorama dell’utilizzo di questi fondi da parte di altre banche europee, siamo preoccupati in misura crescente dal tasso al quale le banche italiane stanno aumentando la loro dipendenza, che è più che raddoppiata negli ultimi tre mesi”. Inoltre, continuano gli analisti di Ms, “crediamo che la parte maggiore dell’utilizzo riguardi le banche più piccole, cosa che potrebbe indicare un tasso più elevato del 2,7% totale. Mentre alcune banche e regolatori ce l’hanno messa tutta nel sostenere che non dovrebbe esserci alcuno stigma connesso con l’utilizzo delle linee di credito della Bce, che vengono fornite con l’esplicito scopo di evitare che le banche finiscano in situazioni di maggiore stress, come minimo ciò dimostra che gli stress sono molto reali”. Dopo aver ricordato le difficoltà incontrate dalle banche italiane nella raccolta in questi ultimi mesi, specie sui mercati monetari americani, gli analisti di Ms affermano di attendersi “come conseguenza di un pricing sfavorevole e di una domanda debole, le banche italiane e spagnole si trovino costrette a prendere misure alternative, inclusa la riduzione degli impieghi”. Ma il sostegno della Bce, ha concluso il broker, “è molto forte e sta crescendo nei sistemi bancari periferici/meridionali, un fattore che ci porta a credere che le banche siano meglio preparate ad attraversare questa crisi”.

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