I numeri di Banca Mediolanum

Il bilancio al 31 dicembre di Banca Mediolanum, nelle sue trecento e passa pagine, ci ricorda che la rete del gruppo Mediolanum ha chiuso lo scorso anno con una raccolta netta nel mercato domestico di 3.284,7 milioni di euro, in calo del 43% rispetto ai 5.795,4 milioni di fine 2009. In aumento invece il patrimonio amministrato consolidato, citando i dati riferiti esclusivamente alla clientela retail: sempre a livello domestico, la banca è passata da 32.938,6 milioni a 37.513,6 milioni.

Restando in tema di patrimonio amministrato, c’è da segnalare la buona performance di tutte le voci, dalle polizze vita “Freedom” ai fondi.
In particolare, i prodotti Vita sono passati da 14.988 milioni di euro a poco più di 15mila milioni, mentre le polizze vita “Freedom” sono salite da 4.571 milioni a più di cinque miliardi di euro. Bene anche la voce “fondi e gestioni”, che ha fatto registrare una crescita da 15.759 milioni a 19.509 milioni. Infine la raccolta bancaria, il cui dato complessivo è aumentato da 5.785 milioni a 7.195 milioni di euro.

Considerando anche i dati riferiti al mercato estero, Banca Mediolanum ha archiviato lo scorso anno con una raccolta netta totale di 3.351,8 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente, quando alla stessa voce era riportato un numero sensibilmente più alto. Ovvero, 5.785 milioni. In miglioramento il mercato estero, vale a dire Spagna e Germania. Il totale è positivo, pari a 67,1 milioni, di tutt’altro tono rispetto ai -10,4 milioni del 2009. La contrazione, dunque, si deve soprattutto all’Italia. Quanto al patrimonio amministrato, il dato complessivo tra mercato italiano ed estero conferma il sostanziale miglioramento: +13%, da 34.802,6 milioni a 39.476,2 milioni. I promotori finanziari attivi in Italia erano 4.772, con una diminuzione rispetto all’anno prima. Il totale, tra Italia ed estero, si attestava a 5.336. Anche qui, in calo rispetto al 2009.

Al di là delle cifre più evidenti, che cosa c’è scritto tra le pieghe del bilancio? Innanzitutto, alla fine dell’anno passato i clienti della banca risultavano avere, complessivamente, un patrimonio di oltre 37 milioni e mezzo di euro. Dividendo la cifra esatta per il numero di promotori finanziari al servizio di Banca Mediolanum al 31 dicembre 2010, viene fuori 7 milioni e 860mila euro per ciascun pf. Non si tratta del patrimonio amministrato da ogni singolo professionista. Ci dice, però, che il portafoglio medio di ognuno al 31 dicembre 2010 non superava quella cifra.

Proviamo a fare lo stesso esercizio con un’altra voce. Ovvero, la raccolta netta a livello domestico. Dividendo 3.284,7 milioni per il numero dei promotori finanziari, risulta che nel 2010 la raccolta netta di Banca Mediolanum è stata in media di 690 mila euro per ognuno dei 4.772 promotori della rete. Anche la presenza territoriale di Banca Mediolanum è molto articolata e presenta sul territorio nazionale un numero di agenzie bancarie e di uffici dei promotori finanziari di oltre 500 sedi. Una presenza così capillare pone Banca Mediolanum in una condizione di leadership rispetto a tutte le altre reti che operano in Italia.

Al 31 dicembre 2010, Banca Mediolanum aveva oltre un milione di clienti (1.076.549 unità). Dividendo il dato per il numero dei promotori attivi ne risulta un numero di clienti pari a 225 per ogni singolo pf. Un numero interessante, anche se c’è da tenere presente che alcuni clienti potrebbero non fare riferimento a un promotore. Alla fine del 2010, la banca aveva alle proprie dipendenze 1.564 tra uomini e donne. In altre parole, in quel periodo la squadra era composta da un lavoratore dipendente ogni tre promotori finanziari. A metà documento, poi, si apprende che nel 2010 Banca Mediolanum ha speso 6,9 milioni di euro in formazione. Praticamente – posto che non li ha spesi tutti per la preparazione dei suoi pf – 1.449 euro per ciascun professionista.

Diamo un’occhiata alle altre voci. I ricavi al 31 dicembre 2010 si collocavano sopra i 942 milioni di euro. Cifra alla quale ha contribuito la voce “asset management” per 702 milioni di euro e il banking per 240 milioni. Curiosità: dividendo il totale dei ricavi per il numero dei giorni dell’anno – quindi trecentosettantacinque – viene fuori che nel 2010 Banca Mediolanum ha incassato circa due milioni e mezzo di ricavi al giorno. Ma la si potrebbe raccontare anche in un altro modo. Scomponendo la cifra per il numero di promotori finanziari attivi all’interno della rete di Banca Mediolanum alla fine dello scorso dicembre, nel giro di un anno la società ha incassato 197mila euro per promotore. Non male.

L’utile netto, invece, è stato di 66,3 milioni di euro, in aumento del 249% rispetto al 2009, quando la cifra riportata alla stessa voce fu pari a 19 milioni tondi. In altre parole, oltre 181mila euro al giorno e circa 13.800 euro per singolo promotore finanziario.

Dal bilancio del 2010 di Banca Mediolanum emergono anche altri numeri. I costi per la distribuzione hanno superato i 373 milioni di euro. Il rapporto tra questa voce e il numero dei promotori finanziari dà come risultato poco più di 78mila euro. Dunque, i pf nel 2010 sono costati a Banca Mediolanum più di settantamila euro a testa? Non basta questa semplice operazione per poterlo dichiarare. Come prima, quello che stiamo facendo è mettere in relazione due voci di bilancio per consentire ai lettori di farsi un’idea. In alcuni casi – come questo – piuttosto approssimativa ma tutto sommato indicativa.

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