Utili a picco per Bnp Paribas. La banca francese ha chiuso il terzo trimestre con un calo del risultato netto del 72% a 541 milioni di euro, ben sotto le attese degli analisti, che secondo la Bloomberg si attestavano a 1,24 miliardi: a pesare, ha evidenziato il gruppo “sono stati fattori eccezionali, e in particolare il nuovo piano di ristrutturazione del debito greco”.
Il piano di sostegno ad Atene varato lo scorso 27 ottobre dai leader Ue, ha infatti spinto la banca “a portare gli accantonamenti della totalità dei titoli greci al 60%, con un’ulteriore dotazione di 2 miliardi di euro circa per il portafoglio bancario e di 47 milioni di euro per il portafoglio assicurativo: escludendo l’accantonamento straordinario il risultato netto sarebbe stato di 1,95 miliardi, +2,4% su base tendenziale”.
Bnp Paribas, che in Italia possiede Bnl, ha ridotto anche l’esposizione sui titoli del debito pubblico italiano, portandola a 12,2 miliardi a fine ottobre dai 20,2 miliardi di fine giugno. In complesso l’esposizione del portafoglio del gruppo bancario verso i sovrani della zona euro è calata così del 20,7% a 58,6 miliardi da 73,9 miliardi. Oltre al drastico ridimensionamento del rischio Italia e Grecia, la banca francese ha anche praticamente azzerato l’esposizione verso la Spagna, portandola a 0,5 miliardi da 2,7 miliardi e ha ridotto la quota di debito verso Irlanda e Portogallo.
Per quanto riguarda invece la controllata italiana Bnl, il trimestre si è concluso con un aumento dell’utile lordo a 135 milioni di euro (+18,4%) e un aumento degli impieghi per 3,9 miliardi rispetto al terzo trimestre 2010. Positivo anche l’andamento del margine di intermediazione (con il 100% del private banking), pari a 780 milioni (+2% su terzo trimestre dell’anno scorso). I depositi invece, comunica il gruppo, hanno registrato nel periodo un calo del 2% a causa della forte concorrenza tariffaria.