Conti a due facce per Fondiaria Sai

Luci e ombre nei conti trimestrali di Fondiaria Sai. La compagnia della galassia Ligresti ha registrato nel periodo una perdita netta di 117 milioni, limitando i danni rispetto alle attese degli analisti che avevano preventivato un rosso di 197 milioni, mentre nei nove mesi il risultato netto è stato negativo per 178,6 milioni, in decisa riduzione rispetto ai -345,5 milioni segnati nello stesso periodo del 2010.

Il risultato, ha fatto sapere la società, risente di impairment per 218 milioni su strumenti finanziari disponibili per la vendita, e in particolare su Unicredit, Generali e Premafin, nonchè su titoli di Stato emessi dalla Grecia e con scadenza entro il 2020 (gli impairment erano stati 350,5 milioni al 30 settembre 2010). Peggio delle attese, invece, il Solvency I margin (indice di solidità patrimoniale) a 111% nel trimestre contro le stime del 115%.

La raccolta dei premi Danni al 30 settembre si è attestata a 5.084,5 milioni (-1,1%), mentre nel Vita è scesa del 32% a 3.241,5 (-32,0%). Il patrimonio netto complessivo è di 2.538 milioni (2.550 milioni a fine 2010). Il margine di solvibilità di gruppo è al al 111% (97,4% a fine 2010). “Confermiamo su Fondiaria Sai la nostra raccomandazione neutrale, abbassiamo il target price a 1,45  da 1,60 euro in quanto abbiamo tagliato le stime di Embedded Value e abbiamo incrementato il premio al rischio Italia”, hanno concluso gli analisti di Intermonte.

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