BNP Paribas ha messo a punto una nuova serie di dodici Bonus Cap Certificate su titoli azionari italiani e stranieri. Dal 28 ottobre i prodotti sono regolarmente negoziati sul mercato Sedex di Borsa Italiana. I Bonus Cap permettono di ottenere un guadagno a scadenza anche nel caso in cui il sottostante abbia perso valore rispetto allo strike. Unica condizione richiesta è che non venga mai toccata la Barriera. Proprio quest’ultima richiesta è uno dei punti di forza dell’ ultima emissione, spiegano gli esperti. I dodici Certificate targati BNP Paribas hanno infatti la Barriera posta al 60% dello strike per le scadenze più ravvicinate e fi no al 50% per quelle più lontane nel tempo.
I sottostanti spaziano dai bancari, agli industriali alle utility. Proprio la distanza relativamente rassicurante della Barriera, specie se raffrontata sia con i valori attuali di Borsa che con quelli storici dei diversi titoli, permette di considerare con maggiore interesse i sottostanti fi nanziari. Il comparto, tra i più penalizzati dagli investitori negli ultimi mesi, sta attraversando una fase di notevole volatilità. La possibilità di incassare il Bonus a scadenza, ottenendo un rendimento positivo anche in caso di perdita di valore del titolo sono in quest’ottica un fattore che indubbiamente gioca a vantaggio dell’investitore.
Tra i vari Certificate ve ne sono alcuni sulla carta particolarmente redditizi, segnala la banca francese. E’ il caso del Bonus Cap su UniCredit, in scadenza il 19 ottobre 2012. Qualora il sottostante non toccasse mai la Barriera posta a 0,4485 euro, misurata in continuo e ora distante quasi 46 punti percentuali, agli attuali valori di Borsa il Bonus Cap riconoscerebbe a scadenza un rendimento pari al 40,31%. Mancando meno di 12 mesi alla scadenza, il risultato annualizzato salirebbe al 43,43%.
Di seguito le principali caratteristiche dei nuovi Bonus Cap:
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