Ubs, Ermotti taglierà 2.000 posti di lavoro nell’Investment Banking

Sergio Ermotti si prepara a dare una bella sforbiciata alla divisione Investment Banking di Ubs. E’ quanto emerge dal piano industriale 2012-2016 presentato dal neo a.d. del colosso bancario svizzero, che prevede una riduzione dalle attuali 18.000 unità della divisione Investment Banking a 16.500 unità a fine 2013, per scendere a 16.000 dipendenti a fine 2016.

La banca, che distribuirà un dividendo di 0,1 franchi svizzeri per il 2011, prevede di raggiungere un coefficiente patrimoniale Core Tier 1 al 13%, secondo i criteri di Basilea 3, entro il 2013. Ubs ha poi precisato attraverso un portavoce che dei 2.000 tagli previsti, 1.600 erano già stati annunciati lo scorso agosto.

La strategia di Ermotti prevede una Investment Bank “maggiormente focalizzata, meno complessa e a minore utilizzo di capitale” e un Global Asset Management solido. “Abbiamo scelto di ridurre sostanzialmente il profilo di rischio della Banca tramite la dismissione e il ridimensionamento di attività che non aggiungono valore alla nostra base di clienti o per le quali i rendimenti corretti per il rischio risultino poco interessanti”, ha spiegato l’a.d.. L’obiettivo è “generare una porzione più importante dei nostri utili attraverso attività che producano risultati più costanti e, parallelamente alla riduzione del rischio e a una più rigorosa gestione dei costi (al 65-75% dei ricavi, ndr), offrire ai nostri azionisti rendimenti più attraenti”.

Ubs prevede di ridurre gli attivi ponderati dai circa 400 miliardi di franchi dello scorso 30 settembre a 290 miliardi entro il 2013 e a 270 miliardi entro il 2016. Quanto alla divisione Wealth Management Americas, oggetto di un contenzioso con il fisco Usa che si è risolto nell’agosto del 2010 con la consegna dei dati di metà dei 4.450 clienti della banca sospettati di evasione fiscale alle autorità svizzere, che poi li hanno trasmessi Oltreoceano, Ubs prevede di raggiungere un utile annuo ante imposte di 1 miliardo di dollari. La banca svizzera intende inoltre fare ricorso a bond ibridi, emettendo debito non diluitivo e in grado di assorbire perdite, qualificabile come capitale.

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