Banche, l’Ue rivede e prolunga le regole sugli aiuti di Stato

La Commissione Ue ha rivisto e prolungato le regole per la valutazione degli aiuti di Stato concessi alle banche per prepararsi alle necessità in fase di ricapitalizzazione, che in base alle decisioni prese dal vertice Ue avverrà, per chi ne avrà bisogno, entro giugno 2012. Le regole, che erano in scadenza a fine anno, saranno ora applicate “fino a quando sarà necessario in base alle condizioni di mercato”. Secondo quanto si legge in un comunicato di Bruxelles, la novità principale consiste nell’obbligo di spiegare come lo Stato sia adeguatamente remunerato se – come sempre più probabile per il futuro – gli Stati membri decideranno di ricapitalizzare le banche con strumenti, come ad esempio le azioni ordinarie, per i quali il dividendo non è fissato in anticipo.  “L’aggravarsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano ha messo le banche dell’Unione sotto una rinnovata pressione, giustificando l’estensione delle regole, in particolare per contribuire a porre in atto il pacchetto approvato dal Consiglio europeo di ottobre per ristabilire la fiducia e continuare la necessaria ristrutturazione del settore”, ha detto il vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, Joaquín Almunia.  La Commissione ha previsto inoltre una nuova metodologia sulla remunerazione delle garanzie concesse alle banche per le esigenze di finanziamento, la principale forma di sostegno utilizzata fino ad oggi. L’obbiettivo è garantire che “le banche paghino premi corrispondenti al loro rischio intrinseco, piuttosto che il rischio connesso allo Stato membro in questione o al mercato nel suo complesso”, spiega la Commissione in una nota. Secondo la Commissione, il volume degli aiuti nazionali al settore finanziario tra ottobre 2008 e il 31 dicembre 2010 ammonta a circa 1,6 miliardi di euro (il 13% del Pil).

 

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