Mediobanca: il 22 dicembre Cda, sul tavolo anche nodo doppi incarichi

Anche Mediobanca non sfuggirà alle conseguenze dell’articolo 36 della manovra firmata Monti, quella per intenderci, che non permette i doppi incarichi nei Cda di banche e assicurazioni concorrenti. Una scure che di fatto taglierà 119 poltrone. Il Consiglio di amministrazione convocato per il 22 dicembre affronterà proprio questo nodo e sarà preceduto da un comitato esecutivo, per il consueto appuntamento prima delle feste natalizie.Nel board di Mediobanca, infatti, siedono diversi amministratori che hanno incarchi in altri consigli di società concorrenti.

Qualche incrocio? A partire dal presidente dell’istituto di piazza Cordusio Dieter Rampl, che è anche vicepresidnte di Piazzetta Cuccia. Fabrizio Palenzona, consigliere di Mediobanca e vicepresidente di Unicredit. Nel board siedono anche Carlo Pesenti, che è presente nel cda di Unicredit, ed Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum. Quest’ultimi rischiano anche l’uscita dal consiglio direttivo del patto di sindacato. La banca guidata da Renato Pagliato e Alberto Nagel ha già chiesto pareri legali a proposito a attende indicazioni dalle autorità competenti sui tempi sulle modalità con cui andrà applicata la norma, che, in teoria, potrebbe terremotare un board fresco di nomina (i consiglieri sono stati nominati lo scorso 28 ottobre). Ma da Palazzo Chigi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà sembra passare il messaggio che la norma ha valore “ordinamentale, costituisce cioè un divieto privo di sanzione, e non dovrebbe comportare la nullità di eventuali deliberazioni in violazione della norma di legge”.

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