Banche italiane nel mirino di Fitch, declassata UniCredit

Continua l’azione delle agenzie di rating sulle banche. Questa volta la minaccia è arrivata da Fitch, che ha tagliato il rating di UniCredit ad A- e ha posto sotto osservazione con implicazioni negative altre sette banche italiane – Mps, Popolare Sondrio, Banco Desio, Banco Popolare, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo e UBI Banca  – dopo l’analoga azione condotta sull’Italia il 16 dicembre scorso. Il rating watch negativo riflette la visione di Fitch di crescenti pressioni sugli utili delle banche, sul funding, sulla liquidità, sull’asset quality e sulla patrimonializzazione a causa del difficile scenario operativo, ha fatto sapere l’agenzia. Intanto oggi l’a.d. di piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha dichiarato che UniCredit può diventare “una banca che guarda ad asset importanti in giro per l’Europa: noi abbiamo la Turchia (con Yapi Kredi, ndr) e la Polonia (con Bank Pekao, ndr) e ce le teniamo strette”. A piazza Affari il titolo si muove in terreno positivo nonostante il downgrade, in linea con il settore bancario del Vecchio Continente, sulla scia della prima asta del maxiprestito triennale a sostegno degli istituti di credito deciso dalla Bce.

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