Reti, un anno a confronto

Mentre un 2012 carico di insidie si delinea all’orizzonte, si conclude il viaggio di BLUERATING tra i bilanci delle prime dieci reti italiane per numero di promotori finanziari. Abbiamo scelto di confrontare gli ultimi bilanci annuali disponibili, quelli del 2010. Quindi, nell’ordine: Banca Mediolanum, Banca Fideuram, Allianz Bank Financial Advisors, FinecoBank, Banca Generali, gruppo Azimut, Finanza & Futuro Banca, Banca Mps, Ubi Banca Private Investment e Credem, di cui nelle pagine precedenti abbiamo sintetizzato previsioni e obiettivi. Nel corso della nostra analisi, durata dieci puntate e svolta nell’arco di due mesi, abbiamo letto in controluce i dati riportati nei resoconti annuali e li abbiamo incrociati con quelli disaggregati per società forniti da Assoreti.

Oggi li confrontiamo. Lo facciamo in una tabella, nelle pagine 8 e 9, e in quattro classifiche per raccolta netta, consistenze patrimoniali, utile netto e numero dei pf, che pubblichiamo a pagina 10. Un lavoro non tra i più semplici, considerando che non sempre i numeri sono comparabili. Accanto alle grandi società dedicate, ci sono le divisioni della promozione finanziaria integrate in alcuni dei principali gruppi bancari italiani: quindi, Mps e Credem. Nella banca senese e in quella emiliana la promozione finanziaria non costituisce una società a sé, come è invece dentro Ubi Banca. Non ha, quindi, un bilancio indipendente. Per questa ragione, nello speciale conclusivo abbiamo ritenuto più coerente non inserire alcun dato in corrispondenza delle voci sul profitto, i clienti e i dipendenti. In riferimento al Credito Emiliano, abbiamo riportato nella tabella solo i dati riferiti ai promotori finanziari con mandato Credem, tenendo a margine Banca Euromobiliare, società attiva nel private banking con circa 100 private banker oltre che con i pf, che al 31 dicembre 2010 contava 337 promotori e di cui nei numeri scorsi abbiamo comunque parlato.

Mettendo nero su bianco i dati riferiti al gruppo Azimut, abbiamo incluso raccolta netta e consistenze patrimoniali di Apogeo Consulting, Az Investimenti e Azimut Consulenza. Da tenere presente che il perfezionamento dell’acquisizione di Apogeo da parte della holding risale al 7 luglio 2010. La raccolta netta complessiva risulta più alta di quella riportata nel bilancio 2010 del gruppo: questo perché i dati Assoreti comprendono i flussi legati allo scudo fiscale 2009. Sulla quantità dei promotori, abbiamo fatto riferimento ai bilanci delle singole società. Ne è venuto fuori un interessante aggiornamento, che comunque non ha intaccato la classifica ricavata da Assoreti a cui BLUERATING ha dato spazio il 13 ottobre, prima puntata di questo viaggio nelle reti: Banca Mediolanum al primo posto con 4.772 professionisti, Credem alla decima posizione con 548 (esclusi, lo ripetiamo, i 337 al servizio di Banca Euromobiliare). Nelle pagine 8 e 9, alla voce “ricavi”, per Allianz Bank Financial Advisors, Banca Fideuram, Banca Generali, Banca Mediolanum, Finanza & Futuro e Ubi Banca Private Investment abbiamo considerato il risultato netto della gestione finanziaria, che – come hanno spiegato alcuni addetti ai lavori a BLUERATING – è da considerare equivalente, appunto, ai ricavi. Da tenere presente anche questa precisazione.

La tabella che proponiamo nelle pagine centrali apre una serie: alla stessa analisi sottoporremo i dati riferiti all’intero 2011 non appena le società e le reti renderanno pubblici i bilanci. Si attendono novità nelle classifiche, tenuto conto per esempio che Banca Fideuram nel frattempo è diventata più grande, con l’acquisizione a giugno di Banca Sara. Come BLUERATING non ha mancato di sottolineare, nel 2010 si è confermata la capacità delle strutture di raccogliere praticamente in qualunque condizione di mercato. Secondo i numeri complessivi forniti da Assoreti, la raccolta netta nel 2010 è stata di oltre 12 miliardi di euro, che divisi per i circa 22mila professionisti attivi fa più o meno 560mila euro a testa. Una cifra che porta il valore del portafoglio medio oltre gli 11 milioni di euro per promotore. Cosa attenderci dal 2012? Sfide enormi, che renderanno il lavoro di promotori finanziari e consulenti più difficile, ma ancora più essenziale.

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