Intesa Sanpaolo, Pil italiano in contrazione di almeno l’1% nel 2012

Una contrazione del Pil di almeno l’1% nel 2012 per l’Italia (dal +0,4% nel 2011): è la stima del Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che nell’outlook per il nuovo anno evidenzia come tra i paesi dell’Eurozona l’Italia sia tra quelli “già entrati in una fase recessiva”. A pesare, oltre al contesto internazionale, saranno secondo gli esperti gli effetti sulla domanda interna delle tre manovre di correzione fiscale adottate in luglio, agosto e dicembre, che dovrebbero complessivamente avere un impatto recessivo pari a circa l’1,6% del Pil. Insieme al perdurare di condizioni finanziarie restrittive e all’impatto negativo sul clima di fiducia derivante dalla crisi sul debito. La previsione di crescita mondiale per il 2012 è invece del 2,9% (dal 3,6% del 2011), che si manterrà invece stabile per l’area euro (dall’1,6% del 2011). Lo scenario di previsione infatti evidenzia “un nuovo taglio alle stime di crescita del Pil mondiale per il 2012, dovuto in gran parte alle peggiori aspettative sull’andamento dell’economia europea e in misura inferiore a prospettive meno favorevoli per i mercati delle materie prime”. In riferimento al quadro macroeconomico dell’Eurozona, Intesa Sanpaolo sottolinea che “la revisione al ribasso delle stime è principalmente dovuta alle lacune nei meccanismi di governance europea e alla deludente gestione della crisi del debito sovrano”.

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