Accusato di truffa e bancarotta fraudolenta: in manette un pf piemontese

Sono scattate le manette ieri per Vittorio Bertinetti, promotore finanziario residente a Castiglione Torinese, già noto alle cronache per avere truffato quasi un centinaio di risparmiatori per oltre 13 milioni di euro. Arrestato dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino su ordine della Procura della Repubblica, il 48enne è accusato di bancarotta fraudolenta, mancata tenuta dei libri e dei documenti contabili, esercizio abusivo dell’attività di promotore finanziario, truffa aggravata e appropriazione indebita.

Bertinetti ha lavorato per Mps in qualità di promotore finanziario fino allo scorso primo giugno, quando, come ha fatto sapere l’istituto senese interpellato da BLUERATING,  il mandato gli è stato revocato “a seguito di un numero anomalo di reclami da parte dei suoi clienti e con contestuale ed immediata segnalazione alla Consob”. Ad oggi Bertinetti risulta comunque ancora regolarmente iscritto all’Albo dei promotori finanziari, come si apprende dal sito web della Consob. Dopo la revoca del mandato da parte di Mps, ha spiegato a BLUERATING la Guardia di Finanza di Torino, l’uomo ha “continuato a operare in proprio, falsificando i documenti della banca per mantenere il parco clienti che aveva acquisito nel corso della sua carriera”.

Nello specifico, riporta una nota pubblicata sul sito delle Fiamme Gialle, Bertinetti si faceva consegnare da ignari investitori significativi importi di denaro, che poi non restituiva. Per ingannare i clienti l’uomo produceva false quietanze di versamento, ordini di acquisto falsificati e altra falsa documentazione. “Eseguendo operazioni finanziarie non autorizzate, l’uomo lucrava su indebite provvigioni, provocando così la perdita del capitale investito da numerosi investitori con la conseguenza di dover utilizzare sempre nuovi finanziamenti per sanare posizioni in scadenza”, riporta la Guardia di Finanza. Le indagini, coordinate dal Procuratore aggiunto Vittorio Luigi Nessi, proseguono per “quantificare i risparmi volatilizzati dal broker, e per individuare i capitali utili a risarcire, almeno in parte, i risparmiatori truffati”.

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