UniCredit fissa il prezzo dell’aumento: 1,94 euro con sconto al 43%

Il cda di Uncredit riunitosi oggi ha deciso il prezzo di sottoscrizione dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro che partirà lunedì 9 gennaio. L’offerta di azioni ordinarie dell’istituto di Piazza Cordusio in opzione ai soci avrà a oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, al prezzo di 1,94 euro per azione nel rapporto di opzione di 2 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 1 azione ordinaria o di risparmio posseduta.

Di conseguenza, l’offerta in opzione comporterà l’emissione di circa 3,8 milioni di nuove azioni ordinarie, per un aumento del capitale sociale e un controvalore complessivo pari a 7,4 milioni di euro.  Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie è stato determinato dal cda tenuto conto, tra l’altro, delle condizioni di mercato e incorpora uno sconto del 43% circa rispetto al prezzo teorico prima dello stacco del diritto d’opzione delle azioni ordinarie Unicredit sulla base del prezzo ufficiale di borsa del 3 gennaio 2012.  Allianz, Carimonte Holding, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e il Consigliere di Amministrazione Luigi Maramotti si sono impegnati a sottoscrivere, direttamente o indirettamente, azioni ordinarie di nuova emissione per una percentuale pari al 10,68 per cento.

In aggiunta “alcuni attuali azionisti” si legge nella nota di Unicredit “seppur non avendo assunto degli impegni vincolanti, hanno avviato le proprie procedure al fine di poter seguire l’offerta in opzione sottoscrivendo complessivamente fino a un massimo di circa il 10% delle azioni oggetto dell’offerta in opzione”, che sommato agli impegni presi “comporterebbe una sottoscrizione massima fino a circa il 24% per i grandi soci della banca. Intanto tra gli azionisti sono cominciati i primi movimenti. Il fondo americano Blackrock ha tagliato dal 4% all’1,7% la propria partecipazione, così come tra le fondazioni le adesioni stanno arrivando, ma diverse hanno scelto un’esposizione parziale.

Nel dettaglio Cariverona che detiene il 4,2% di Piazza Cordusio, ha deliberato di sottoscrivere la quota del 3,51%, dunque, in circa 260 milioni di euro. Anche Carimonte limerà al 3% dal 3,4% che possiede. Non dovrebbe essere, invece, della partita Cassamarca (socio con lo 0,7%). Tra le altre CrTrieste (azionista con lo 0,4%) ancora non si è espressa mentre sottoscriveranno la propria quota per intero sia Crt sia Bds (0,6%).

Questa operazione, hanno commentato gli analisti di Intermonte, consentirà ad UniCredit di centrare i requisiti di capitale fissati dall’Eba, con un coefficiente core Tier 1 (post Basilea III) al 9,3% nel 2012, ma  “è fortemente diluitiva ovvero penalizzante per coloro che sono attualmente azionisti: il prezzo di emissione comporta una diluizione del 69%. Confermiamo il giudizio Neutrale, con prezzo obiettivo a 8,70 euro che verrà rivisto dopo l’aumento di capitale”.

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