Azimut crede in un 2012 migliore

C’è attesa per i dati relativi alla chiusura dell’anno, ma in casa Azimut già da qualche settimana si nota un cauto ottimismo, dopo i dati positivi della raccolta netta di risparmio gestito di ottobre (147 milioni di euro di saldo positivo) e novembre (124 milioni), proprio mentre il settore del risparmio gestito italiano registrava nuovi pesanti deflussi: -5,8 miliardi a ottobre (di cui 4,8 miliardi persi dai fondi e 1 miliardo dalle gestioni di portafoglio) e -8,5 miliardi in novembre (di cui 6,3 miliardi bruciati dai fondi, 2,2 miliardi persi dalla gestioni di portafoglio).

L’andamento di Azimut sembra giovarsi in particolare della decisione di offrire alla clientela nuovi prodotti totalmente decorrelati rispetto all’andamento dei mercati tradizionali come il fondo AZ Fund 1 Reminbi Opportunities, che a fine novembre aveva già raggiunto un patrimonio pari a 334 milioni di euro. Così se i calcoli a consuntivo confermeranno le ultime previsioni, Pietro Giuliani conta di poter archiviare il 2011 con una raccolta netta attorno ai 500 milioni di euro, mentre se nel nuovo anno la situazione sui mercati dovesse finalmente stabilizzarsi il gruppo conta di poter anche triplicare tale cifra nei prossimi dodici mesi. Il che significa che, a fronte di quasi 1.400 promotori (secondo gli ultimi dati Assoreti Azimut Consulenza era forte di 1.054 uomini a fine novembre, AZ Investimenti Sim ne contava 239 e Apogeo Consulting Sim altri 103) , se il 2011 dovrebbe essersi chiuso con un portafoglio attorno ai 11,1 milioni di euro di cui 9,81 milioni di risparmio gestito e circa 1,3 milioni di risparmio amministrato (il totale delle masse gestite dal gruppo Azimut si assestava a fine novembre attorno a 13,7 miliardi di euro a livello di risparmio gestito, ovvero a circa 15,5 miliardi contando anche il risparmio amministrato), il 2012 potrebbe vedere lievitare questi valori ulteriormente per almeno un altro milione di euro a testa.

Molto dipenderà naturalmente dall’andamento dei mercati da un lato e dall’attività di reclutamento e/o demarketing dall’altra, dato che l’arrivo (o l’uscita) di promotori è in grado di spostare in breve tempo portafogli anche significativi. Da questo punto di vista dopo un 2011 che ha visto il gruppo Azimut crescere con tutte e tre le reti puntando su professionisti di elevato standing è probabile che anche il 2012 prosegue nel rafforzamento della sua presenza su tutto il territorio nazionale, puntando ancora una volta su professionisti di alto profilo, che dispongano di competenze e spirito imprenditoriale in linea col “modello Azimut”.

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