Allianz, la marcia in più di una squadra che ha uomini da 16 mln di euro

Il 2011 si è rivelato per Allianz Bank il miglior anno in termini di raccolta netta, dopo che per molti anni l’ex Rasbank era restata al palo. Il merito va anche ai frutti di un programma di cessioni iniziato nel 2006 da Mario Cuccia con la vendita di attività ancillari quali la Rasfin sim e le attività di banca depositaria, poi proseguito da Giacomo Campora con la messa in liquidazione della controllata Ras Private Bank Suisse, la riattivazione della piccola Fiduciaria e la rifondazione di Investitori sgr. Allo stesso tempo Campora ha portato avanti una drastica riduzione e una trasformazione del management, con i dirigenti scesi dai 34 nel 2008 ai 15 attuali, dando spazio a dirigenti giovani e molto competenti. Il gruppo, spiega Campora, “ha investito in una piattaforma informatica altamente performante.

Si sono seguiti i tre principi chiave del buon banchiere: non comprare quello che non capisci; non vendere quello che non compreresti; non prestare denaro a chi non conosci benissimo”. Allianz Bank è oggi “una banca tedesca nel marchio e nei principi di business, italiana nella comprensione della realtà del nostro Paese”. Allianz Bank “ha sempre prestato denaro al sistema interbancario. Oggi sta attivamente sostenendo i titoli di stato italiani, acquistandone con regolarità e secondo le proprie possibilità”. Quanto ai numeri, la banca chiuderà l’esercizio 2011 “con tutti i propri target distributivi ampiamente superati”, spiega l’amministratore delegato.

“Gli asset under management”, dice a BLUERATING, “sono pari a circa 24 miliardi di euro; la raccolta netta è stimata a quota 1,35 miliardi di euro grazie ai circa 1.500 promotori diretti, al cui lavoro si deve oltre il 90% della crescita, più altri 350 promotori attivi nelle agenzie assicurative”. La raccolta netta Vita di nuova produzione (“una definizione più accurata per non sottovalutare le caratteristiche di Allianz”, sottolinea Campora) dovrebbe invece risultare attorno a 1,70 miliardi di euro. Facendo due rapidi calcoli, questo vuol dire che mediamente un promotore finanziario Allianz Bank può contare su un portafoglio di circa 16 milioni di euro: un dato, questo, ampiamente superiore alla media del settore come pure a quella “soglia ottimale” di almeno 10 milioni di euro più volte indicata a BLUERATING dai principali gruppi attivi sul mercato italiano del risparmio gestito. Ogni professionista è inoltre riuscito a portare a casa una raccolta netta attorno agli 800mila euro nel corso del 2011. Una cifra, questa, di poco inferiore al 6% delle masse gestite a fine 2010, oltre che un risultato di tutto rispetto. Detto in altri termini, infatti, equivale a circa 67-68mila euro di raccolta netta mensile per ognuno dei professionisti della squadra di Campora. Senza considerare i promotori attivi presso le agenzie assicurative.

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