Pf, a Trieste il business è magro

Nonostante Trieste sia capoluogo nonché il comune più popoloso (oltre 205 mila abitanti) e più densamente abitato del Friuli Venezia Giulia, ai promotori finanziari italiani non sembra piacere eccessivamente, anche se negli anni la città, una delle quindici “città metropolitane” presenti in tutta Italia, si è sempre piazzata ai primi posti dell’annuale classifica per qualità della vita stilata dal Sole24Ore, peraltro scendendo dal primo posto assoluto toccato nel 2005 e nel 2009 al quarto nel 2010 e nel 2011. Sta di fatto che su 1.510 promotori finanziari iscritti all’Albo che risultano risiedere in regione (in calo di una cinquantina di unità rispetto allo scorso settembre), dei quali 851 risultano in possesso di un regolare mandato (42 in meno rispetto alla nostra precedente elaborazione), a Trieste e provincia risultano presenti solo 182 professionisti “attivi”.

Quasi la metà rispetto al numero di coloro che risiedono in provincia di Udine (382 professionisti), ma meno anche di quanti risiedono a Pordenone (197 pf), solo a Gorizia (90 promotori in tutto) vi sono meno uomini delle reti. Rispetto alla rilevazione di settembre non sembrano esservi state particolari novità in termini di distribuzione delle forze in campo a livello regionale, se non per Banca popolare Friuladria (gruppo Credit Agricole), che tra le singole sigle perde 13 promotori e scende a un totale di 77 uomini, riportandosi in pratica sugli stessi livelli di Banca Fideuram (76 uomini in tutta la regione) e Mediolanum (71 mandati in tutto). A livello di gruppo pure si n o t a n o variazioni minime tra i “primi della classe”, col gruppo Intesa Sanpaolo che riunisce nel complesso sotto le sue varie insegne 172 uomini sempre ben davanti al gruppo Generali (che pure dovrebbe giocare in casa), forte di 110 promotori.

Alle loro spalle il gruppo UniCredit (86 mandati in regione) sta davanti a Friuladria e a Mediolanum, che a loro volta staccano Allianz (48 promotori), il gruppo Veneto Banca (35), Hypo Alpe Adria Bank (31), Copernico Sim (29) e il gruppo Credem (25 contando anche gli uomini di Banca Euromobiliare). Tornando a Trieste, Generali fa valere il fattore campo nella classifica per singola rete e piazza 23 uomini in città e dintorni, subito davanti all’altra controllata del leone alato, Simgenia, che dispone di 20 promotori triestini. Alle loro spalle la muta d’inseguimento è guidata da Mediolanum (15 uomini), Banca Fideuram e Allianz (appaiate con 14 uomini a testa).

Dopo di che lo scenario in città tende a polverizzarsi in una moltitudine di insegne di piccole o piccolissime dimensioni: così Copernico Sim con 9 uomini si piazza di un soffio davanti a Friuladria, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia (gruppo Intesa Sanpaolo) e Fineco Bank (gruppo UniCredit), tutte con 8 promotori, che chiudono la “top ten” di cui dunque fanno parte appena 136 professionisti, vale a dire il 16% appena dei promotori finanziari attivi in tutta la regione (ed è questo un dato anomalo rispetto a quanto finora rilevato nelle altre grandi città italiane in rapporto alla rispettiva regione). Eppure operare a Trieste (o per lo meno con promotori di Trieste) sembra piacere a molte società, visto che in tutto sono 31 gli intermediari con almeno un promotore triestino al proprio attivo, per un totale di 182 promotori attivi in città e dintorni. Un dato che vale il 21,4% del numero di promotori operanti in tutto il Friuli Venezia Giulia, anche in questo caso abbastanza modesto rispetto a quanto visto in precedenti puntate della nostra inchiesta, tanto che viene da chiederci se il problema sia legato al costo della vita a Trieste o se non sia sintomo di una ricchezza diffusa capillarmente nel territorio che spinge molti promotori a operare (e risiedere) non nel solo capoluogo regionale.

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