Nafop, una proposta concreta per il tanto atteso Albo dei consulenti

Una proposta concreta per la nascita del tanto atteso Albo dei consulenti finanziari indipendenti. Dopo la lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Monti e al ministero dell’Economia, Nafop – associazione nazionale che rappresenta i professionisti e le società di consulenza indipendente fee only (solo a parcella) – ha elaborato una proposta “realmente percorribile per l’avvio immediato del registro”, che la categoria attende ormai da quattro anni.

“Considerato che la normativa sui requisiti e il regolamento sugli adempimenti dei consulenti finanziari indipendenti sono già stati redatti e pubblicati dalle Autorità competenti”, spiega l’associazione, “Nafop ha individuato una semplice soluzione che si compone di due fasi: nella prima, si prevede la creazione di un “Registro” all’interno del quale possano confluire tutti quei soggetti già in possesso dei requisiti stabiliti dalla Legge (che rappresentano la maggior parte dei futuri iscritti), non tenuti al superamento della prova valutativa (promotori, dipendenti bancari, dipendenti di altri soggetti abilitati e soggetti indipendenti operativi)”.

Una soluzione di questo tipo, sottolinea Nafop, “permetterebbe in un primo momento di non dover sostenere i costi per l’organizzazione dell’esame, di poter disporre immediatamente di risorse derivanti dal pagamento dell’iscrizione al Registro stesso e di consentire all’Autorità di Vigilanza di disporre di un elenco di professionisti e società di consulenza già operativi che possano agire in un contesto regolato e non solamente autoregolamentato come avviene oggi”.  In una seconda fase poi, con le risorse derivanti dalle quote di iscrizione, sarà possibile organizzare le sessioni d’esame necessarie per l’accesso alla professione di coloro i quali non dispongono dei requisiti e devono pertanto superare la prova valutativa.

La vigilanza dei soggetti iscritti al Registro sarebbe assolta da Consob, il cui compenso verrebbe prelevato dalla quota di iscrizione, aggiunge l’associazione, spiegando di attendersi “prudenzialmente un numero minimo di iscritti di 1.500/2.000 unità alla fine dei primi dodici mesi, dal 30 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013”. I requisiti per l’iscrizione all’Albo stabiliti con il Decreto 206/2008 devono essere mantenuti e riferiti al 30 giugno 2012 per tutti gli operatori, in modo da regolarizzare le posizioni dei soggetti che a causa dell’assenza della normativa non hanno potuto iscriversi all’Albo che in base alla Legge avrebbe dovuto essere operativo, appunto, alla data del 30 giugno 2008.

 

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