Banca Intermobiliare, è tutta questione di alleanze

Un’alleanza tra Nord Ovest e Nord Est, due “pilastri dell’economia e della ricchezza nazionale” italiana: così più volte Piero D’Aguì, amministratore delegato (e azionista col 9,685% del capitale) di Banca Intermobiliare d’investimento e gestione ha interpretato il passaggio del gruppo sotto il controllo di Veneto Banca. Un’alleanza che nel 2012 potrebbe consentire a Banca Intermobiliare di tornare a crescere, magari approfittando dei movimenti in atto nel settore finanziario italiano, anche se proprio uno di questi movimenti (la prossima integrazione del gruppo Fondiaria- Sai in Unipol) potrebbe portare all’uscita della compagnia finora controllata dalla famiglia Ligresti dall’azionariato di Bim in cui è presente al momento (direttamente e indirettamente) col 2,02%, oltre che attraverso il 50% di Bim Vita.

Ma sia che la crescita futura passi per linee esterne, sia che Veneto Banca punti invece a far crescere organicamente la propria controllata torinese, Banca Intermobiliare pare intenzionata a continuare a puntare su prodotti e servizi di elevato standing, dall’intermediazione e gestione dei titoli alla consulenza, dalla custodia titoli ai servizi bancari accanto ai servizi di private banking e in particolare all’attività svolta dal team del wealth management, specializzato nella costruzione di portafogli amministrati, nella selezione dei migliori prodotti gestiti e nella definizione dell’asset allocation complessiva dei patrimoni della clientela.

Oltre naturalmente alla possibilità di offrire alla clientela la gamma di proposte delle controllate come Bim Suisse (specializzata nei servizi bancari off shore oltre che nella gestione della liquidità per la clientela istituzionale), Bim Insurance Broker (brokeraggio assicurativo), Bim Vita stessa (fondi pensione, fondi Vita e polizze strutturate) e Bim Fiduciaria (servizi fiduciari, trust e gestione di successioni).

Nel campo del risparmio gestito Banca Intermobiliare può inoltre fare affidamento sui fondi comuni, fondi hedge e gestioni patrimoniali (per la clientela privata e corporate) di Sinphonya Sgr, oltre a essere sempre disponibile a ricevere mandati di gestione (per la clientela istituzionale), mentre per quanto riguarda l’area corporate finance (nata nel 1997) Intermobiliare può vantare un palmares di tutto rispetto, avendo gestito in questi anni oltre 200 incarichi (dalle fusioni e acquisizioni ai ricambi g e n e r a z i o n a l i , dalle ipo alle opa o agli aumenti di capitale), su operazioni il cui controvalore complessivo è stato superiore ai 4 miliardi di euro. Con simili atout l’ottimismo del management di Banca Intermobiliare, mercati permettendo, non sembra essere solo di facciata.

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