Mps, ecco tutti i numeri dello “smartphone banking”

Circa 800 milioni di euro di ricavi aggiuntivi ogni anno. Questo il potenziale dell’utilizzo degli smartphone per le banche italiane, almeno secondo l’ultimo rapporto di Mps, che stima nel dettaglio in 280 milioni i benefici attribuibili a iniziative nel mobile commerce e in 250 milioni quelli derivanti da soluzioni di mobile payment.

In Italia – argomenta lo studio realizzato dall’area pianificazione strategica, research e investor relations di Banca Monte dei Paschi di Siena, in collaborazione con Centro Arcelli per gli studi monetari e finanziari -  la diffusione degli smartphone è inarrestabile: nel primo trimestre del 2011, “il numero di utenti che ne possedeva almeno uno ha superato i 20 milioni, il 52% in più rispetto allo stesso periodo del 2010, con una maggiore concentrazione nella fascia di età fra i 18 e i 29 anni. E nell’ambito dei servizi bancari e finanziari la percentuale dei possessori che utilizzano lo smartphone per gestire operazioni di mobile banking è pari a circa il 25%”.

Quanto ai servizi di mobile banking offerti, un recente studio di Efma afferma che nel giro dei prossimi 2 anni, oltre il 90% degli istituti di credito europei si sarà dotato di un’offerta specifica in questo comparto. Secondo il rapporto Mps comunque, le potenzialità derivanti dall’utilizzo degli smartphone vanno ben oltre i semplici servizi di mobile banking di base, tanto è vero che “le banche più innovative hanno già cominciato a sviluppare applicazioni di mobile commerce, personal financial management, mobile payment, image capture e altre”.

 

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