Mediobanca: effetto crisi, utili in netto calo

Risultati sotto le stime degli analisti per Mediobanca che sconta l’effetto della continua crisi del debito della zona euro. Piazzetta Cuccia archivia il primo semestre dell’esercizio 2011-2012 con un utile netto in calo a 63,4 milioni di euro, rispetto ai 262,9 milioni di un anno prima. In flessione anche i ricavi del gruppo del 4% a 973 milioni di euro, per il minore contributo delle partecipazioni strategiche. Il margine di interesse segna una crescita del 4,3% a 554 milioni attribuibile al comparto retail e private banking, che sale del 14,8% a 361,5 milioni, mentre cala l’apporto del corporate e investment banking di circa l’ 8,5%, a 204,5 milioni.

Per quanto riguarda il secondo trimestre, che va da ottobre a dicembre, l’utile netto mostra una flessione consistente a 6,6 milioni (135 nello stesso periodo dell’esercizio precedente), mancando le stime degli analisti che si aspettavano un utile a circa 7 milioni.

Infine, nel semestre sono state effettuate svalutazioni su titoli 268,9 milioni: nel dettaglio 114,5 milioni riguardano titoli di stato greci ormai al 30% del valore nominale, mentre 55,2 milioni sono relativi alla partecipazione in Rcs il cui valore di carico è 1,23 euro per azione; svalutazione di 34 milioni anche su Delmi, nell’ambito dello scambio tra la quota Edison e quella in Edipower.
Il Core Tier 1 a fine dicembre è stabile all’11%.

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