Mps, la Fondazione è pronta a cedere il 15% della sua quota

Fondazione Mps è pronta a scendere al 35% di Banca Mps, vendendo fino al 15% della propria quota, per tamponare il debito da oltre un miliardo di euro che grava sull’istituto di credito senese. L’ente presieduto da Gabriello Mancini sarebbe infatti alla stretta finale con le banche creditrici, tra cui Mediobanca, UniCredit e Intesa SanPaolo. Il ricavato della dismissione dovrebbe essere depositato in un conto a garanzia dei creditori. Dopo che ieri i banchieri di JpMorgan hanno avviato la raccolta del consenso all’interno del pool di creditori, oggi la deputazione amministratrice dell’Ente presieduto da Gabriello Mancini dovrebbe dare il via libera all’operazione e procedere con la richiesta di autorizzazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con questa mossa, spiega l’agenzia di stampa Ansa, la Fondazione dovrebbe ottenere una proroga all’accordo di standstill che scade il 15 marzo e una diluizione delle rate in cambio di un parziale rimborso del debito. Tra gli interessati all’acquisto della quota ci sono la società d’investimento Equinox (Salvatore Mancuso) e il fondo Clessidra (Claudio Sposito), che hanno manifestato la volontà di comprare il pacchetto.

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