UniCredit riunirà domani, mercoledì 7 marzo, il comitato governance, mentre proseguono i contatti tra i soci – fondazioni in testa – per dare un volto al futuro presidente di Piazza Cordusio, dopo il passo indietro di Rampl. Sul tavolo dell’incontro di domani torneranno le caratteristiche e, soprattutto, il numero dei consiglieri del prossimo board in vista della scadenza dell’attuale cda con l’assemblea di primavera: la scorsa settimana l’a.d, Federico Ghizzoni, ha spiegato che si tratterà di un consiglio più snello anche se, ha precisato, “più della dimensione è importante, come già in passato, la qualità e la professionalità dei componenti che saranno chiamati a farne parte”.
Secondo quanto si è appreso, è probabile che dagli attuali 23 (20 effettivi con le uscite di Ligresti, Gnudi e Pesenti) si scenda a 19 consiglieri. Ma l’esame e gli approfondimenti sono ancora in corso. Quanto invece alla presidenza, continua a impazzare il totonomine. Tra i profili più gettonati ci sarebbero quelli di Gian Maria Gros Pietro – economista e presidente all’Eni e all’Iri – e di Angelo Tantazzi, ex presidente di Borsa Italiana.
Fuori dai giochi invcece l’attuale direttore generale di Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, che prima di poter salire alla guida di Piazza Cordusio dovrebbe osservare un periodo sabbatico di un anno. Altro nome citato è quello di Fabrizio Palenzona, vice presidente di UniCredit che, però, ha già fatto sapere di non essere in partita. L’idea sarebbe comunque quella di chiudere in tempi brevi: intanto un’altra riunione del governance è in programma il 20 marzo, una settimana prima del board del 27 che licenzierà i conti 2011.
La sensazione, riporta l’agenzia di stampa Ansa, è che si arrivi ad una decisione a fine mese, anche se l’auspicio è quello di fare prima. Comunque le liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione devono essere presentante entro la metà di aprile con l’assemblea convocata per l’11 maggio.