Le novità sull’Rc auto? Pochi le conoscono

Il decreto legge sulle liberalizzazioni in discussione in questi giorni promette cambiamenti e vantaggi per i cittadini. Ma quanto ne sappiamo? Facile.it, il comparatore di Rc, prestiti, mutui e conti correnti, ha chiesto ad un campione di oltre 300 italiani alle prese col rinnovo della polizza auto se e quanto siano a conoscenza di come queste direttive incideranno sulla loro vita da automobilisti. I risultati non sembrano incoraggianti: il 51% del campione ritiene, infatti, di non essere informato abbastanza. Addirittura, il 35% ammette di non saperne nulla.  E muoversi tra le novità, per gli automobilisti alle prese con i rincari delle tariffe, resta in effetti piuttosto difficile.  Per quanto riguarda il giudizio sulle disposizioni previste, vengono apprezzare soprattutto quelle che promettono una riduzione immediata dei costi, rispetto a quelli volti a ridurre le truffe (con conseguenze di lungo periodo sull’abbattimento delle tariffe).

L’innovazione più gradita è la possibilità di installare una “scatola nera” che registri i dati dei sinistri, a fronte di uno sconto sul premio RC auto: il 36% del campione ritiene che porterà i vantaggi maggiori. Segue, con il 28%, l’obbligo per gli assicuratori di presentare più preventivi a chi deve sottoscrivere la polizza, al fine di valutare offerte diverse.  L’invito a rivolgersi a carrozzerie e meccanici autorizzati dalla compagnia assicuratrice è apprezzato dal 25% del campione, mentre il cambiamento meno gradito sembra essere l’abolizione del risarcimento per le microlesioni.  In mancanza di informazioni, a prevalere è il pessimismo: solo il 9% del campione intervistato pensa che, grazie a queste novità, i prezzi dell’ RC auto scenderanno realmente.

Molti di più gli scettici: per il 56% i costi scenderanno solo se le compagnie non troveranno altri escamotage per rincarare ugualmente i premi. I pessimisti cronici che pensano che questi interventi non serviranno a nulla sono il 34%. Infine, capitolo privacy. Da più parti sono giunte proteste in merito alla violazione della privacy che l’introduzione della famigerata scatola nera potrebbe comportare. Il 66% degli italiani è disposto ad accettare queste condizioni pur di risparmiare. Solo per il 34% si tratta di un’intrusione immotivata che non si è disposti ad accettare.

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