Banca Generali: utile 2011 in calo, ma la cedola resta invariata

Utile in calo, ma dividendo stabile nel 2011 per Banca Generali. La società guidata da Piermario Motta ha archiviato l’esercizio con un risultato netto di 73,4 milioni di euro, l’11% in meno rispetto all’anno prima, anche se la contrazione si riduce a un -3,6% se non si considera la posta fiscale straordinaria d cui aveva beneficiato l’utile 2010.

“Si tratta di un risultato molto positivo data la contrastata dinamica che ha caratterizzato i mercati finanziari nel periodo”, osserva Banca Generali, evidenziando inoltre un miglioramento della qualità dell’utile “frutto della crescita delle voci di ricavo ricorrenti, come commissioni di gestione e margine d’interesse, e dell’attenta politica di contenimento dei costi che hanno compensato il calo delle voci di ricavo fortemente dipendenti dai mercati, come le commissioni di performance (-76%) e i ricavi da trading (-49,2%)”.

Nel dettaglio, il margine d’interesse è cresciuto del 13,4% a 49,1 milioni con un’accelerazione significativa nel quarto trimestre dell’anno, mentre le commissioni lorde sono scese a 335,1 milioni dai 373,4 milioni di un anno fa e le commissioni nette si sono attestate a 191,5 milioni, -3,2% su anno.

Il Tier 1 capital si è portato all’11,1% e il total capital ratio al 12,8%. Il cda ha proposto inoltre la distribuzione di un dividendo di 0,55 euro per azione, invariato rispetto al 2010.

Quanto infine al solo quarto trimestre, l’utile netto è risultato pari a 22,2 milioni, in linea con l’esercizio precedente, e il margine d’intermediazione si è attestato a 65,1 milioni.

Al 31 dicembre 2011, le masse gestite e amministrate erano pari a 23,3 miliardi di euro, in calo dell’1,4% su anno, mentre al 29 febbraio 2012 si attestavano a 24,3 miliardi. Per quanto riguarda il futuro prossimo, Banca Generali guarda con fiducia ai primi tre mesi del 2012, che risentiranno dell’impatto positivo delle commissioni di performance – pari a 19 milioni a gennaio/febbraio – e di un aumento del margine di interesse che contraddistinguerà tutto l’esercizio.

La banca ha infatti partecipato alle operazioni di rifinanziamento della Banca centrale europea di dicembre e febbraio, raccogliendo circa 1,2 miliardi di nuovi fondi a tre anni. “Ci sarà un impatto importante sul margine di interesse netto di tutto il 2012”, ha detto l’a.d. Giorgio Girelli, parlando di una “doppia cifra piuttosto alta”.

Il 2012 si preannuncia positivo anche in termini di raccolta, dopo che i primi due mesi dell’anno hanno registrato afflussi netti per 405 milioni di euro e le masse sono aumentate di un miliardo. “Mi aspetto un buon 2012 ma quello che è più importante è la qualità della raccolta”, ha sottolineato l’a.d..

La raccolta netta complessiva di Banca Generali nel 2011 è stata di 1,26 miliardi, rappresentati per 735 milioni da asset amministrati. I flussi sono  arrivati per due terzi da nuovi clienti, che hanno portato soprattutto titoli e contanti, cioè asset amministrati. Il gruppo stima che ci siano potenzialmente 8 miliardi di asset – pari a circa un terzo del patrimonio complessivo – che possono essere molto gradualmente traferiti in prodotti gestiti.

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