FonSai: con il piano di Sator-Palladio utili oltre 420 milioni

Eccola l’alternativa per il rilancio di FonSai, con un utile netto al 2015 di oltre 420 milioni di euro e un solvency ratio post aumento di capitale vicino al 140%. Il piano è stato presentato alla comunità finanziaria in una conference call da Matteo Arpe, numero uno di Sator e Roberto Menguzzo di Palladio Finanziaria.

Le linee guida presentate dai due manager passano per cinque punti fondamentali: la ricapitalizzazione di FonSai che resterà indipendente; un aumento di capitale per Premafin con il solo obiettivo di supportare il lancio della Sai; un nuovo business plan e un nuovo team manageriale per FonSai; struttura semplificata senza conflitti d’interesse e infine sinergie limitate ma senza costi d’integrazione diretti e indiretti. “Il nostro è un approccio di lungo termine che cerca di valorizzare le grandi potenzialità della società. Il piano è molto semplice ed efficace”, hanno dichiarato i due manager durante la conferenza.

Nel dettaglio il piano di Sator e Palladio prevede ricapitalizzazione da 450 milioni di Premafin per una quota di 400 milioni prendendo così oltre il 60% della società, così da poter partecipare alla ricapitalizzazione da 1,1 miliardi di Fonsai. L’operazione prevedrebbe anche dei vantaggi per i creditori Premafin: 150 milioni di debito sarebbero fatti confluire in un veicolo di Sator e Palladio a monte di Premafin, 100 milioni sarebbero ripagati e 150 milioni riscadenzati. Le due società puntano a una riduzione della loss ratio al 73% nel 2015 dall’87,2% del 2011 (75,2% il valore attuale), con un calo della expense ratio al 24% dal 24,9%, con un risparmio di 120 milioni di euro. Nel piano sono inserite anche alcune cessioni di asset che non rappresentano il core business della compagnia della galassia Ligresti: Ddor, Liguria/Sasa, Banca Sai, Atahotels e altri beni nei comparti immobiliare, agricolo e sanitario

 

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