Si appropria dei soldi dei clienti, ma restituisce tutto. Sospeso un pf di Brindisi

Si è appropriato di oltre 17mila euro di pertinenza dei clienti, ma ha restituito tutto, fino all’ultimo centesimo, e le stesse “vittime” hanno dichiarato di aver erogato volontariamente quelle somme a titolo di finanziamento personale. Così tutte le contestazioni si sono via via sgretolate, e l’unica infrazione realmente commessa è risultata essere l’utilizzo di codici di accesso telematico ai rapporti di pertinenza di un cliente.

E’ andata così a grandi linee la vicenda che ha portato Francesco Martellotti, promotore finanziario residente a Brindisi, alla sospensione sanzionatoria per tre mesi dall’Albo Unico dei pf. Ma andiamo con ordine. Tutto è nato da una segnalazione arrivata alla Consob da Banca Mediolanum, che a fine gennaio del 2011 ha dichiarato di aver interrotto “per giusta causa” il rapporto di agenzia in essere con il pf , ritenuto colpevole di essersi appropriato complessivamente di 17.200 euro di pertinenza dei clienti. In particolare, dalla documentazione inviata da Mediolanum emerge che Martellotti ha prelevato 1.700 euro da bancomat sottratti ai clienti insieme ai relativi codici, percepito 6.000 euro tramite assegni senza specificazione del beneficiario e disposto un bonifico bancario per 8.000 euro utilizzando i codici personali di un cliente (il resto è stato ottenuto in contanti).

Tuttavia, sottolinea la Consob, in data 10 gennaio 2011 lo stesso pf ha presentato a Banca Mediolanum una serie di dichiarazioni in cui i clienti assicuravano non solo di aver ricevuto indietro l’intera somma sottratta, ma anche di aver volontariamente erogato quei soldi a Martellotti a titolo di finanziamento. Tanto è vero che, come ha evidenziato il pf, nessun cliente ha formalizzato reclamo né prima, né dopo le verifiche ispettive condotte da Banca Mediolanum. Alla luce di tutto ciò, commenta l’Ufficio sanzioni amministrative della Consob, sono emersi “numerosi elementi che confermano la condotta irregolare posta in essere da Martellotti”.

Ma, si legge nella delibera della Commissione, “dalle deduzioni difensive del promotore e dalle dichiarazioni rilasciate dai clienti coinvolti nella vicenda, si evince anche che questi ultimi erano a conoscenza delle attività di Martellotti, che le somme oggetto di contestazione costituivano prestiti personali erogati a favore del promotore e che gli stessi clienti dichiarano di avere ricevuto la restituzione integrale delle predette somme”. Pertanto risulta accertata solo la violazione dell’articolo 108, (utilizzo dei codici di accesso telematico ai rapporti di pertinenza di un cliente), punita appunto con una sospensione sanzionatoria dall’Albo per un periodo di tre mesi.

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