UniCredit, Ghizzoni: la seconda metà del 2012 sarà preludio per ripresa 2013

Il 2012 sarà un altro anno impegnativo per UniCredit, complici una modesta crescita del Pil e alcune criticità in Italia. Ma il secondo semestre potrebbe mostrare un primo miglioramento, preludio di una graduale ripresa nel 2013. Parola di Federico Ghizzoni, a.d. di Piazza Cordusio, che nella lettera ai soci allegata al bilancio della banca  ha anche parlato della decisione di non distribuire il dividendo per l’esercizio in corso.

“E’ una scelta che riflette il duplice obiettivo di rafforzare la banca e di raggiungere la redditività prevista dal piano strategico”, ha spiegato il top manager. “Abbiamo reagito con decisione agli eventi straordinari del 2011 e oggi sono sicuro che il futuro di UniCredit sarà sempre più quello di una solida banca commerciale europea, che continuerà a offrire valore sostenibile ai suoi azionisti”, ha aggiunto.

A margine di un incontro, l’a.d. ha detto inoltre che dei 35 miliardi di titoli governativi italiani in portafoglio (su circa 88 miliardi di titoli governativi totali), circa 14 miliardi sono in scadenza nel 2012, e ha confermato di non voler aumentare la propria esposizione ai titoli di stato italiani, ma piuttosto di indirizzare la liquidità verso l’erogazione di crediti la cui domanda secondo Ghizzoni è tornata a marzo a dare qualche segnale di timida crescita. Ieri intanto il cda di UniCredit ha formalizzato le dimissioni del presidente uscente Dieter Rampl e ha preso visione formalmente delle liste per il rinnovo del board. Mentre per quanto riguarda i dati del trimestre, questi saranno affrontati nel prossimo cda del 10 maggio, che precederà l’assemblea del giorno successivo.

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