Contrazione a doppia cifra percentuale per l’utile trimestrale di Deutsche Bank, frenato da poste straordinarie e da un’attività di mercato più debole del previsto, che ha pesato sulle attività di trading e gestione.
La banca tedesca ha chiuso il periodo che va da gennaio a marzo 2012 con un profitto pre-tasse di 1,9 miliardi di euro, in calo dai 3 miliardi di un anno fa e sotto le stime degli analisti che avevano previsto un risultato di 2,4 miliardi, a causa dei costi legati ad alcune dispute legali e alla svalutazione dell’investimento nella società americana di commercializzazione di farmaci Actavis, mentre l’utile netto ha visto una conmtrazione del 33% su anno a 1,38 miliardi di euro
Quanto alla divisione corporate banking and securities, tradizionalmente la principale fonte di reddito per Deutsche Bank, l’utile pre-tasse è sceso a 1,7 miliardi di euro da 2,3 miliardi, in quello che la stessa banca ha descritto come un ambiente difficile.
“In questo contesto i mercati finanziari rimangono cauti, così come abbiamo visto in aprile, con l’appetito per il rischio degli investitori marcatamente inferiore” ha dichiarato l’a.d. Josef Ackermann.