Bpm, piano industriale per il rilancio entro l’estate

Un piano industriale entro l’estate per rilanciare la banca e sviluppare una “banca del territorio che aiuti le famiglie e le imprese”. Questo il programma del presidente del consiglio di gestione di Bpm, Andrea Bonomi, socio con l’8,6% di Piazza Meda, alla prima assemblea presieduta da Filippo Annunziata, numero uno del Consiglio di sorveglianza, dopo il passaggio al duale e la fine della discussa presidenza di Massimo Ponzellini durata poco più di un anno.

Ad ascoltarli 996 azionisti, per un totale di 2.000 voti, deleghe comprese, e cinque ore di dibattito. Dopo le divisioni del recente passato, la banca ha ritrovato unità, tento che Annunziata ha sottolineato che tra i consigli di sorveglianza e di gestione c’è stata negli ultimi sei mesi “un’attività molto intensa, impostata sul reciproco rispetto e su un rapporto di collaborazione molto stretto, continuo e quotidiano”. Archiviato il rosso di 614 milioni del 2011, ora la banca è al lavoro su un piano che, come ha spiegato il consigliere delegato Piero Montanti, sarà pronto entro l’estate. Bpm, secondo Bonomi, diventerà una banca “più moderna, snella ed efficiente nel rispetto e nella metodologia giusta per una banca popolare”. Saprà insomma trovare “una via diversa dalle altre banche, che sono tutte passate dal taglio dei costi e dalle fusioni alla ricerca di Eldorado che poi non si sono avverati”.

Verranno fatti dei cambiamenti che comporteranno dei sacrifici, ha aggiunto, ma “con rispetto per le persone che lavorano in banca”, mentre la finanza “non farà parte del futuro della banca”. Cautela sui conti, invece: “ci auguriamo”, ha detto Montani, “una trimestrale più incoraggiante del bilancio”.

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