Banche Ue: in attesa del verdetto di Moody’s

Sarà un mese di giudizi quello di maggio. È atteso infatti il verdetto di Moody’s sulle oltre 100 banche europee che rischiano di vedersi tagliato il rating, una mossa che potrebbe spingere i loro costi di finanziamento al rialzo costringedoli a frenare i prestiti. Insomma, la minaccia credit crunch sarebbe dietro l’angolo. Soprattutto perchè l’eventuale taglio potrebbe essere seguito anche dalle altre due sorelle Standard & Poor’s e Fitch.

Tra gli istituti sotto esame anche la francese Bnp Paribas, la tedesca Deutsche Bank e l’americana Morgan Stanley. A metà febbraio l’agenzia aveva annunciato un taglio del giudizio a breve termine del rating di 114 banche europee, a causa della crisi della zona euro (conseguentemente al declassamento del debito sovrano di alcuni Paesi dell’Europa). Nonstante le ultime iniezioni di liquidità da parte della Bce per sostenere le banche dell’eurozona, i prestiti alle società sono scesi allo 0,17% nel mese di aprile, secondo i dati di Eurotower.

Moody’s in una nota del 13 aprile ha detto che inizierà i declassamenti i primi di maggio, per poi passare alla revisione dei Paesi, tra cui Spagna, Austria, Svezia, Norvegia, Regno Unito e Germania. Soprattutto per Madrid il discorso banche è un tasto dolente. Il ministero dell’Economia spagnolo eha escluso in modo categorico un salvataggio di Stato per Bankia, il gruppo nato dall’accorpamento di sette casse di risparmio iberiche. Madrid punta invece a ristrutturare l’istituto, a rafforzarne la governance, e che il nuovo management deve presentare i suoi piani alla Banca di Spagna utilizzando procedure e canali abituali. Indiscrezioni di quotidiani spagnoli apparse nelle ore precedenti, parlavano di una possibile nazionalizzazione di Bankia attraverso un’operazione che sarebbe costata circa 7-10 miliardi di capitale.

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