Utile in calo del 75% per Credit Agricole, ridotta la partecipazione in Intesa Sanpaolo

E’ sceso di quasi il 75% l’utile netto trimestrale di Credit Agricole, a causa principalmente delle ricadute della Grecia e del piano di adattamento lanciato dal gruppo. Il risultato consolidato dei primi tre mesi del 2012 si è attestato di 252 milioni di euro contro un miliardo un anno prima, nettamente inferiore alle attese. L’impatto netto del piano di adattamento è stato di -224 milioni di euro, mentre la Grecia ha inciso globalmente per 940 milioni, di cui 373 milioni per il piano di ristrutturazione del debito e 567 milioni per la filiale greca Emporiki (compresi gli accantonamenti relativi al rischio paese).

La banca ha inoltre annunciato di aver ridotto la propria partecipazione in Intesa Sanpaolo dello 0,9%, portandola al 2,9%, un’operazione che ha comportato una minusvalenza sui conti. Entrando più nel dettaglio dei dati presentati dal gruppo francese, nel contesto internazionale si è registrata la sostanziale tenuta in Italia di Cariparma, che ha apportato un contributo al risultato netto del gruppo di 31 milioni (-26%) nel primo trimestre segnando però una crescita della raccolta diretta (+3%) e una tenuta degli impieghi (-0,6%) nonostante la congiuntura italiana.

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