Promotori, la Consob è ancora in vena di sospensioni cautelari

Continuano senza sosta le misure disciplinari della Consob nei confronti di promotori finanziari responsabili di condotte irregolari nei confronti dei clienti, anche se, ci teniamo a precisarlo ancora una volta, i professionisti interessati dalle sanzioni restano comunque una piccola percentuale sul totale degli iscritti all’Albo unico dei pf. Gli ultimi provvedimenti resi noti dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa riguardano Silverio Filippi e Luca Bollani, entrambi sospesi in via cautelare per un periodo di 60 giorni.

Per Filippi, nato in provincia di Bergamo e iscritto all’Albo dal 2002, la segnalazione è arrivata da Allianz Bank Financial Advisors, che ha richiamato l’attenzione della Consob su diversi comportamenti illeciti adottati dal pf nello svolgimento della sua attività di offerta fuori sede, a partire dall’acquisizione, anche mediante distrazione, della disponibilità di somme di pertinenza di 14 clienti per un importo complessivo di 288.000 euro.  Per ottenere questa somma, il pf sarebbe entrato nei conti correnti di 12 clienti ignari utilizzando i loro codici telematici, per eseguire bonifici per 216mila euro a favore di conti correnti intestati a se stesso e a sua moglie e incassando assegni bancari per un importo di 72.000 euro finalizzati a operazioni di investimento in realtà mai effettuate.

In un successivo incontro con l’intermediario, lo stesso Filippi ha ammesso di aver disposto personalmente i bonifici, utilizzando arbitrariamente i codici di accesso telematico ai rapporti di pertinenza dei clienti. Inoltre, il promotore ha dichiarato di avere ricevuto da una cliente “alcuni assegni per 72.000 euro complessivi, firmati dalla cliente senza l’indicazione del beneficiario” e accreditati dal medesimo promotore sul proprio conto corrente. Alla luce di quanto emerso, la Consob ha ritenuto Filippi responsabile di acquisizione, anche mediante distrazione, della disponibilità di somme o di valori di pertinenza dei clienti; simulazione di operazioni di investimento; accettazione di mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte dalla normativa e utilizzo dei codici di accesso telematico ai rapporti di pertinenza della clientela.  Si tratta di violazioni passibili di radiazione dall’Albo, ha osservato la Commissione che, vista la necessità e l’urgenza di proteggere gli investitori, per ora ha disposto la sospensione del promotore in via cautelare per un periodo di  60 giorni.

Luca Bollani invece, nato a Pavia e iscritto all’Albo dei promotori dal 1997, è stato segnalato alla Commissione da Banca Fideuram, che ha fatto sapere di aver  risolto per giusta causa del contratto di agenzia con il promotore dopo aver riscontrato nel suo comportamento gravi irregolarità a danno di alcuni clienti. Circostanze confermate dallo stesso promotore, che ha ammesso in una lettera datata 17 gennaio 2012 di aver  sottratto somme di denaro spostandole prima dal c/c di  alcuni clienti al proprio e, successivamente, bonificandole ad altri clienti che necessitavano di denaro contante.

Inoltre Bollani ha dichiarato di aver consegnato a 41 clienti delle rendicontazioni con informazioni non rispondenti al vero per una differenza totale di circa tre milioni di euro. Il promotore ha precisato poi di aver proposto ai clienti di effettuare investimenti tramite Banca Fideuram per cui era necessario apportare denaro “fresco”, inducendoli così a disporre dei bonifici dai loro c/c accesi presso Banca Fideuram a favore di altrettanti c/c intestati agli stessi clienti presso Intesa Sanpaolo e, successivamente, a bonificare il medesimo importo a un terzo conto intestato al promotore stesso presso Banca Popolare di Lodi.

In questo modo Bollani, allo scopo di simulare il versamento di nuove somme di denaro, avrebbe potuto riaccreditare l’importo sui c/c dei clienti accesi presso Banca Fideuram, per compensare perdite o riconoscere interessi. La Consob ha dunque ritenuto accertate, anche sulla base della documentazione trasmessa dall’intermediario, le seguenti irregolarità nella condotta del pf: acquisizione, anche mediante distrazione, della disponibilità di somme e di valori di pertinenza dei clienti per un importo complessivo pari a circa 900.000 euro; elaborazione e trasmissione di documenti e rendicontazioni non rispondenti al vero; comunicazione di informazioni non veritiere in merito ai prodotti d’investimento oggetto di sottoscrizione. Anche in questo caso la sospensione cautelare è stata disposta in ragione della necessità e dell’urgenza di proteggere gli investitori, essendo le violazioni commesse dal promotore passibili di radiazione dall’Albo.

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