Assoreti, ad aprile le azioni piacciono di più

Le reti dei promotori finanziari chiudono aprile con una raccolta netta positiva per 859 milioni di euro. Un buon risultato che però non eguaglia il livello raggiunto a marzo, quando la cifra finale fu di 1,4 miliardi. Sia il gestito che l’amministrato hanno comunque dato una soddisfacente prova di sé. I maggiori flussi di investimento se li aggiudica proprio il gestito, con 539 milioni. Il dato segna però un calo rispetto agli 1,1 miliardi di marzo. Ed è proprio questa flessione che alla fine ha inciso sul totale della raccolta netta. Le risorse destinate alla componente amministrata, invece, non solo sono positive per 319 milioni ma anche in aumento rispetto al mese precedente, per effetto di un maggiore investimento in titoli azionari.

La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di oicr è stata complessivamente positiva per 73 milioni. Nel mese diminuiscono i riscatti dalle principali tipologie di fondi aperti, ma la contemporanea flessione delle sottoscrizioni è tale da determinare – spiega Assoreti – un risultato netto complessivo in contrazione. Le scelte di investimento privilegiano sempre gli oicr esteri, con una raccolta netta totale di 237 milioni, 202 dei quali destinati ai fondi comuni tradizionali. Si conferma la tendenza al generale disinvestimento dai prodotti italiani, con un -138 milioni.

Cresce la raccolta in prodotti assicurativi e previdenziali, che totalizza 534 milioni, per via di una maggiore affluenza di risorse nette investite in unit linked (416 milioni di euro) e polizze vita tradizionali (88 milioni di euro), mentre le movimentazioni sulle gestioni patrimoniali individuali fanno registrare un saldo negativo per 68 milioni.

Il contributo complessivo delle reti al sistema di oicr, tramite la distribuzione diretta e indiretta di quote, si è attestato sui 421 milioni di euro, valore che si confronta con un deflusso totale riscontrato dal sistema fondi per circa 997 milioni di euro. L’apporto delle reti dall’inizio dell’anno è dunque positivo per 1,7 miliardi di euro, rispetto a un bilancio in rosso per gli altri canali distributivi che ammonta a -4 miliardi.

Nel mese, l’investimento alla voce titoli è risultato negativo per 32 milioni. A pesare sono stati i disinvestimenti netti sui titoli di debito (-137 milioni) e sugli strumenti del mercato monetario (-156 milioni di euro), mentre è aumentata la raccolta netta in azioni (208 milioni di euro). Positivo il saldo della liquidità, per 351 milioni di euro.

Il volume complessivo dell’operatività delle reti si divide tra una raccolta lorda di 4,9 miliardi per il risparmio gestito, un intermediato di 6,2 miliardi per le transazioni in titoli e 160 milioni per gli altri prodotti e servizi.

Il numero di promotori finanziari con mandato dalle società rientranti nell’indagine Assoreti è pari a 21.747 unità, con una rappresentatività del 92,2% sull’intera compagine associativa.

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