Schroders: nell’incertezza vince la consulenza

Secondo una nuova indagine pan-europea di Schroders, il 76% si è dichiarato pentito delle decisioni d’investimento prese negli ultimi 12 mesi. Si tratta della percentuale più alta d’Europa. Inoltre, quest’anno la probabilità che gli investitori italiani affluent si rivolgano a un consulente finanziario è molto più elevata che nel resto d’Europa. La ragione principale è da ricercarsi nella sempre maggiore preoccupazione per lo scenario economico. Mentre l’anno scorso negli altri Paesi europei l’umore degli investitori si è stabilizzato, oppure alcuni timori hanno lasciato il posto ad altri, in Italia le incertezze dello scorso anno sono ancora più sentite.

 Nell’ambito del progetto European Wealth Index, che studia percezioni e comportamenti degli investitori affluent (con patrimonio investito di 60mila euro) Schroders ha intervistato oltre 1.300 individui di 12 differenti Paesi, chiedendo loro quali fossero i maggiori motivi di apprensione avvertiti nel 2011 e sondando il loro atteggiamento nei confronti dei servizi di consulenza finanziaria. Gli Italiani che si rammaricano delle proprie scelte finanziarie non sono aumentati molto rispetto a un anno fa (il 79% contro il 76%); l’esito del sondaggio evidenzia tuttavia un trend inverso rispetto al resto d’Europa, dove il numero di investitori pentiti è sceso mediamente dal 63% al 55%. Secondo l’osservatorio Schroders, nel corso dell’ultimo anno l’atteggiamento degli italiani è cambiato.

Nella scorsa edizione dell’indagine, a giugno 2011, erano più preoccupati di fattori generali come un profilo di investimento troppo aggressivo (19%) o troppo prudente (10%), o la decisione di investire tout court (17%). Le risposte fornite a maggio 2012 fanno invece riferimento a questioni specifiche tra cui non aver investito di più (il 30%) e non essersi rivolti a consulenti esperti (il 18%).  Indipendentemente dai motivi di rimpianto, nel valutare come meglio muoversi nel contesto attuale, gli Italiani continuano a ragionare ancora in un’ottica di lungo periodo. Mentre oltre un terzo degli intervistati (36%) è convinto che sia il momento di acquistare immobili, il 30% ritiene più opportuno portare pazienza e mantenere in portafoglio gli investimenti effettuati in passato (la stessa percentuale del 2011). La ricerca rivela, infine, che quest’anno gli Italiani sono più propensi degli altri cittadini europei a rivolgersi a un consulente finanziario nel tentativo di gestire l’incertezza e assicurarsi una crescita del capitale tramite la pianificazione degli investimenti. In totale, l’84% degli Italiani ha manifestato l’intenzione di rivolgersi a un consulente esperto.

 

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