La Corte d’appello di Milano ha assolto l’ex-governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e l’a.d. di Unipol, Carlo Cimbri, per la tentata scalata Unipol-Bnl del 2005.
Condannati invece l’ex-presidente Unipol Giovanni Consorte e l’ex-vice-presidente della società Ivano Sacchetti – entrambi accusati di ostacolo all’autorità di vigilanza e insider trading – rispettivamente a un anno e sette mesi e a un anno e sei mesi. Sono state inoltre revocate le sanzioni pecuniarie a Hopa e Banca Popolare dell’Emilia Romagna e la previsionale di 15 milioni di euro a Bbva.
Unipol è stata invece condannata a pagare 420.000 euro. All’inizio del mese, il procuratore generale di Milano Felice Isnardi aveva chiesto condanne per Consorte a 3 anni e 10 mesi, per Sacchetti e Cimbri a 3 anni e 7 mesi, a 3 anni e mezzo per Fazio e Caltagirone.
Gli imputati erano accusati a vario titolo di aggiotaggio, ostacolo all’attività di vigilanza, insider trading. Quanto alle società – accusate di violazione della legge 231 del 2001- il procuratore aveva chiesto per Unipol una multa da 720.000 euro, per Bper una da 270.000 euro e per Hopa una da 400.000 euro.
“Siamo molto contenti, è un segnale di forte discontinuità col passato, ora Cimbri può dedicarsi serenamente al suo lavoro”, ha commentato l’avvocato dell’a.d. di Unipol, Ermenegildo Costabile.